Tra bolidi e segreti della giungla d’asfalto

“Via!“ in difesa di chi è al volante: il periodico dell’Automobile Club di Milano domani in regalo ai lettori con il nostro quotidiano

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Milano, 20 dicembre 2019 - A molti automobilisti è capitato di subire danni alle proprie vetture a causa della presenza sulla strada dei cosiddetti “dossi rallentatori”, troppo spesso istallati in modo difforme da quanto stabilito dal Codice e, specialmente, se sono eccessivamente sporgenti o addirittura maltenuti. Quindi, pericolosi. A qualcuno, poi, è capitato anche di subire danni fisici. Per non parlare dei mezzi di soccorso, specialmente autoambulanze, che transitando su quelle trappole infernali devono effettuare autentici virtuosismi di guida per non causare danni ai pazienti. “Via!”, in questo numero domani in allegato con “Il Giorno”, sviscera la materia e fornisce una chiara base giuridica per far valere i propri diritti, addirittura promuovendo un’azione giudiziaria nei confronti dei funzionari degli enti pubblici che hanno il dovere di vigilare sulle strade. La difesa degli automobilisti, però, non finisce qui.

Aci Milano, con in prima linea il presidente Geronimo La Russa, per tutelare le fasce più deboli dei cittadini-automobilisti, è intervenuto in maniera decisa nella polemica sul blocco delle auto più vecchie nell’Area B milanese. Alla fine, seppur con un ritardo incredibile e dopo che molti cittadini si erano trovati nella necessità di dover cambiare l’auto per non rimanere a piedi, il Comune ha stipulato una convenzione con la Regione. Da gennaio sarà possibile istallare Move-in, una “scatola nera” che nel corso dell’anno consentirà al proprietario di circolare per Milano, seppur con un chilometraggio estremamente limitato. Per i lettori, poi, un long test di una interessante vettura, la Dacia Duster, un Suv estremamente economico nell’acquisto ma al quale non manca proprio niente. La Duster, attrezzata con l’alimentazione a Gpl, è stata provata per oltre 2.000 km, da Milano al Salento. Ma su “Via!” non mancano gli “sfizi”, la prova della Porsche Taycan Turbo, un’ibrida da 680 cavalli che spunta 3,2 secondi da zero a 100. Il sistema elettrico grava il peso di 650 kg, ma guidandola sembra scattante e virtuosa nelle curve quasi come una mitica 911, a patto però di essere disposti a sborsare la bellezza di 159mila euro, optional compresi.

L’ibrido richiama subito il problema dell’inquinamento, ecco un servizio di sei pagine che mette assieme i pareri di super-esperti del settore e, in maniera chiara e senza demagogiche polemiche, chiarisce molti punti e sfata tanti miti sul problema dell’aria pulita. E poi lettori troveranno un mix di altri servizi interessanti, come la presentazione del motorino elettrico erede del mitico Caballero, un servizio su uno studio legale, tutto al femminile, che si occupa dell’annosa diatriba condominiale del parcheggio in cortile ed un accenno a Leonardo da Vinci ed ai suoi primi studi sulla mobilità in un servizio sull’Archivio di Stato di Milano. Poi un toccante servizio che racconta di un centinaio di disabili che, con l’aiuto di tanti automobilisti dal cuore d’oro, hanno potuto passare una bellissima giornata, girando a tutta birra sulla pista dell’Autodromo di Monza a bordo di supercar, guidate dagli stessi proprietari.  

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