Tari Milano 2022, in scadenza la seconda rata. Cosa succede nel 2023

Entro il 31 gennaio va pagata la tranche finale della tassa dei rifiuti. Ecco le novità per il nuovo anno

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La data da segnare in agenda è il 31 gennaio 2023, per chi volesse proprio aspettare l'ultimo giorno per pagare la Tari 2022 a Milano. Scade infatti esattamente a fine mese il termine per chi avesse optato di saldare in due rate il pagamento della tassa dei rifuti nel capoluogo lombardo, la prima rata scadeva invece il 9 dicembre 2022. Chi invece ha optato per la soluzione unica doveva mettersi in regola entro il 23 dicembre 2022. 

Come pagare

Non utilizzare modelli F24, mav o bollettini in bianco: gli avvisi di pagamento sono stati inviati ai cittadini nel mese di novembre o sono visualizzabili nel fascicolo del cittadino accessibile attraverso il sito web del Comune di Milano con Spid o Cie (carta di indentià elettronica). Bisogna dunque attenersi agli avvisi di pagamento che può essere effettuato online, utilizzando i codici inseriti nei bollettini (cbill-mav) oppure negli uffici postali o nei negozi autorizzati alla riscossione. Per effettuare qualsiasi versamento si deve attendere di ricevere l'avviso di pagamento.

Riduzione degli importi

Rispetto al 2021 i milanesi pagheranno relativamente di meno grazie alle economie di scala: da un lato è infatti calato di un milione di euro il costo del servizio svolto da Amsa, dall'altro, grazie agli accertamenti e alle nuove attivazioni, sono aumentate le utenze su cui spalmare i costi del servizio. Non a caso, i contribuenti sono passati da 738mila nel 2021 a 745mila nel 2022.  

Agevolazioni e riduzioni

Per il 2022 sono state applicate le esenzioni e agevolazioni già valide nel 2019. E' stata invece eliminata la maxi riduzione del 50% sulla parte variabile della tariffa per alcune utenze domestiche, applicata per sostenere le famiglie durante l'emergenza dovuta alla pandemia da Covid-19. A partire dal 2022, le agevolazioni in vigore sono applicate d'ufficio, sulla base dei dati dichiarati, e riportate nell'avviso di pagamento e riguardano:

- riduzione del 25% della parte variabile della tariffa per nuclei familiari composti da 4 o più componenti dimoranti in un alloggio di superficie pari o inferiore a 120 mq. - riduzione del 10% della parte variabile della tariffa, fino a un massimo di € 15,00 per:

  1.  nuclei familiari composti da 3 componenti, di cui un adulto e due minorenni, o da 2 componenti, di cui un adulto e un minorenne, dimoranti in un alloggio di superficie pari o inferiore a 80 mq alla data del 1° gennaio dell'anno di tassazione
  2. nuclei familiari composti da 2 componenti, di cui almeno uno ultra 75enne 

- riduzione del 15% della parte variabile della tariffa, fino a un massimo di € 15,00 per nuclei familiari composti da un solo componente ultra 75enne alla data del 1° gennaio dell’anno di tassazione.

Le agevolazioni su richiesta riguardano invece:

- l’uso stagionale degli immobili - i cittadini residenti all'estero.

Tipologia utenze

Il calcolo delle tariffe, effettuato sulla base delle tariffe approvate con delibera del Consiglio Comunale n. 38 del 02/05/2022, distingue due tipologie di utenze che avranno un trattamento economico diverso:

Utenze domestiche: abitazioni, garage, cantine, posti auto ecc. Utenze non domestiche:  relativa ad attività commerciali, industriali, artigianali, professionali, strutture pubbliche, onlus, ospedali, impianti sportivi ecc.

Esenzioni

La Tari non si paga su:

  • locali con altezza inferiore a 1,5 mt.
  • locali tecnici (cabine elettriche, vani ascensori, locali contatori ecc.)
  • balconi e terrazze scoperte
  • posti auto scoperti
  • giardini e parchiaree comuni condominiali che non siano detenute o occupate in via esclusiva.

Novità 2023

Dall'1 gennaio 2023 sono entrati in vigore nuovi obblighi disposti da Arera - Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente  - a carico degli enti locali per rendere più efficiente la gestione del ciclo dei rifiuti. In primis, sul fronte dei pagamanti, viene confermato ed esteso il piano straordinario di dilazione: gli enti locali sono obbligati a garantire un’ulteriore rateizzazione per rate di importo minimo pari a 100 euro, o in caso superino del 30% il valore medio degli ultimi due anni per le seguenti categorie:

- per i beneficiari del bonus sociale previsto per i settori elettrico, gas e idrico;  - per gli utenti che si trovano in condizioni economiche disagiate, individuati in base ai criteri comunali.

Sul fronte dei reclami e degli importi addebitati erroneamente, invece, i tempi di risposta non dovranno superare i 30 giorni. Il limite sale a 60 giorni lavorativi per la verifica del bollettino e la rettifica delle somme addebitate. In caso di addebiti non corretti il rimborso deve essere effettuato entro 120 giorni.

Per i Comuni invece si innalzano gli obiettivi e gli standard qualitativi su vari fronti, in termini di velocità ed efficienza: dalle richieste di attivazione, variazione e cessazione del servizio a quella dei reclami e delle richieste di informazioni e rettifica, le risposte dovranno essere ancora più puntuali. Inoltre, le aziende incaricate dell'igiene urbana che ancora non lo eseguono dovranno provvedere al ritiro dei rifiuti su chiamata.

Scadenze 2023

Le scadenze della Tari variano da Comune a Comune e sarà dunque Palazzo Marino a stabilirle nel caso di Milano. Detto questo nella maggior parte dei casi, viene ammessa, in luogo della soluzione unica, una ripartizione in tre tranche con primo accontro entro aprile-maggio, secondo entro luglio e saldo entro fine anno. Tuttavia Milano lo scorso anno ha optato per la soluzione unica entro il 23 dicembre o per le due rate con scadenza 9 dicembre 2022 e 31 gennaio 2023. Non è sempre stato così. Nel 2020, per esempio, c'era la possibilità di optare, in luogo del versamento in un’unica soluzione entro il 15 novembre 2020, per il versamento in 4 rate scadenti rispettivamente: il 15 settembre, il 15 ottobre, il 15 novembre e il 15 dicembre 2020. Nel 2021 il pagamento è stato in tre rate: prima rata entro il 1° dicembre 2021, seconda rata entro il 30 dicembre 2021, terza rata entro il 31 gennaio 2022. La soluzione unica andava regolata entro il 31 dicembre 2021.   

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