Sanità, Gruppo San Donato: investimenti confermati e una città della salute in Kenya

Nel 2020 fatturato da 1,6 miliardi e 5 milioni di pazienti curati. Ora l'avventura di un ospedale a Nairobi e il completamento del nuovo Galeazzi

Da destra, Angelino Alfano (presidente del Gruppo) e Paolo Rotelli (vicepresidente)

Da destra, Angelino Alfano (presidente del Gruppo) e Paolo Rotelli (vicepresidente)

San Donato Milanese (Milano) - Nel 2020 il gruppo ospedaliero privato San Donato, controllato dalla famiglia Rotelli, ha realizzato un fatturato di circa 1,6 miliardi di euro, curando circa 5 milioni di pazienti in 44 strutture (di cui 19 ospedali) che hanno offerto 5.178 posti letto e hanno impiegato 18.000 collaboratori, di cui 5.800 medici. "Anche quest'anno il gruppo San donato si conferma leader della sanità italiana", ha detto il presidente Angelino Alfano, illustrando i risultati e presentando le novità sulla governance. "Un ruolo cruciale che - ha sottolineato - non è venuto meno durante la pandemia, nel corso della quale il nostro gruppo ha confermato il suo ruolo": oltre 12.000 pazienti Covid curati tra il 2020 e il 2021, 90 posti di Terapia intensiva aggiunti, 707 lavori scientifici e più di 300.000 dosi di vaccino inoculate in soli tre mesi.

Nell'anno 2020-21 il Gruppo San Donato ha investito circa 490 milioni di euro, di cui 360 milioni per il nuovo Ospedale Galeazzi e 130 milioni per l'Iceberg, e sono proseguiti senza ritardi i cantieri aperti negli ospedali. L'Iceberg, il nuovo polo chirurgico e delle urgenze dell'Ospedale San Raffaele, ha ricevuto da qualche giorno i primi pazienti, mentre è in via di completamento la costruzione del nuovo Ospedale Galeazzi che aprirà tra circa un anno. "Nessun investimento si è fermato, non c'è stato nessun rallentamento in ragione della pandemia: tutte le cose che avevamo in mente le abbiamo fatte», ha sottolineato Alfano.

E intanto il Gruppo dà il via a un nuovo progetto in Kenya: è in via di definizione l'accordo per la realizzazione e la gestione di un nuovo ospedale nella capitale del Paese africano. Sarà "una città della salute, dedicata alla cura delle malattie neuropsichiatriche negli adulti e nei bambini".

Sull governance, Alfano sottolinea che "la struttura portante del Gruppo San Donato è stata ripensata con lo scopo di rafforzare e concentrare l'azione strategica, l'efficienza operativa, la trasparenza delle procedure e la meritocrazia dei percorsi di crescita professionale". E avere "un gruppo ancora più solido per affrontare le sfide degli anni a venire". Tra queste, a livello internazionale, si inserisce l'iniziativa in Kenya. Consolidata è anche la presenza negli Emirati Arabi, "unica per il panorama italiano". "Trattative avviate" dal Gruppo anche in "Tunisia, Libia, Algeria, Sudan, Iraq", per esportare il proprio know-how, ma anche il 'marchio' della sanità made in Italy nel suo complesso e competere con i grandi gruppi sanitari internazionali. "La presenza internazionale del Gsd si esplica anche attraverso l'impegno e la capacità nello stabilire importanti ed efficaci canali diplomatici, volti a facilitare l'intervento in caso di gravi crisi umanitarie e sanitarie", osserva il vicepresidente Kamel Ghribi.  

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