Salone del Mobile, bellezza e sostenibilità

Tutela ambientale e armonia delle forme sono le parole d’ordine della 59esima edizione della kermesse, alle prese con l’effetto coronavirus

Salone del Mobile

Salone del Mobile

Milano, 13 febbraio 2020 - Innovativo, sostenibile, virtuoso. Il Salone del Mobile Milano, alla prova Coronavirus, che l’Oms ha definito "emergenza globale", sarà ancora una volta, dal 21 al 26 aprile, in Fiera Milano a Rho, il palcoscenico per mostrare al mondo le novità, i progressi fatti da creativi, designer, brand e aziende del made in Italy. Scommettendo sulle nuove generazioni, dai Millennial alla Zeta, che sono cresciute in un tempo di crisi e aspirano a una produzione meno impattante sull’ambiente. Innovazione ma anche armonia delle forme, etica, Bellezza.

Che è poi l’altra parola d’ordine contenuta nel Manifesto che ispira questa edizione numero 59 del Salone del Mobile Milano. Richiamerà più di 2.200 espositori, con un 25% di aziende straniere e 600 giovani designer under 35. Tornano, per la gioia dei visitatori, le ambite (biennali) Eurocucina (con le smart kitchen ed elettrodomestici intelligenti) e Bagno. E ritorna S.Project, uno spazio trasversale dedicato ai prodotti di design e alle soluzioni decorative e tecniche del progetto d’interni. Non mancherà il SaloneSatellite, con i suoi talenti under 35 e un tema interesssante, ossia "Progettare i nostri domani", un invito ai più giovani a riflettere sul design che include, favorisce autonomia, comfort, movimento, interazione e sicurezza per tutti. Se questo è il filone da seguire, resta centrale, poi, il rapporto con Milano, metropoli internazionale capace di attrarre investitori e investimenti da tutto il mondo e soprattutto, come ha ricordato il sindaco Beppe Sala, città amata dai giovani, con il più alto numero di studenti universitari.

Giusto quindi orientarsi verso quei temi più cari a loro e "che sono i principi che stanno ormai guidando la trasformazione e rigenerazione urbana della nostra città", ha raccontato ieri il sindaco durante la presentazione della manifestazione, avvenuta nell’Aula Magna della Cattolica. Le preoccupazioni non mancano per questa edizione, che vedrà l’assenza dei visitatori cinesi, quasi 30mila in meno. "Sarà una fase difficile", ha ammesso Sala. "Spero che riaprano i voli il prima possibile, ma ovviamente lo si farà quando ci saranno le condizioni". Nell’attesa si rilancia con la data del prossimo Salone a Shanghai, dal 25 al 27 novembre e come aggiunge Emanuele Orsini, presidente di FederLegno, "cercando di mantenere le posizioni nonostante quello che sta accadendo". D’altronde il Salone è una macchina organizzativa potentissima, una vera istituzione che non "può rallentare" e comunque deve farsi "portavoce di un’idea di futuro. Sono molte le aziende che hanno intrapreso il cammino verso un’economia circolare e i dati lo dimostrano", sottolinea Orsini. "Ma la sostenibilità non può camminare solo sulle gambe degli imprenditori. Alla politica chiedo misure fiscali incisive e tempestive per accompagnare le imprese nella riconversione e formazione". Dal canto suo il presidente Claudio Luti è sicuro che l’edizione 2020 del Salone del Mobile Milano "confermerà il percorso etico e virtuoso intrapreso dalle aziende dell’arredamento. La ricerca costante della bellezza, intesa come insieme di fattori, sarà la chiave di volta che consentirà al Salone di rafforzare la propria leadership globale nei prossimi anni e di anticipare i futuri stili di vita".  

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