Black Friday: protesta fuori dal pop-up store Amazon in Brera

Il presidio organizzato da sindacalisti di Filt e Nidil Cgil: "Preoccupazione per i possibili tagli di personale"

Si sono radunati fuori dalla Rimessa dei Fiori di Milano, distribuendo volantini con la scritta "Make Amazon pay. I diritti non sono in saldo, neanche al Black friday", durante l'apertura del pop up store del colosso dell'e-commerce nel cuore di Brera. Sindacalisti della Filt e Nidil Cgil hanno organizzato la mobilitazione, con un presidio in mattinata anche davanti al polo logistico di Buccinasco, per esprimere preoccupazione sul possibile taglio di personale annunciato a livello globale che potrebbe colpire anche l'Italia.

Una protesta sotto le luci del Black friday, mentre lo spazio accoglieva visitatori anche grazie alla presenza di streamer e artisti come Ernia e Cristina D'Avena. "Non ha senso parlare di tagli - spiega Emanuele Barosselli, segretario della Filt-Cgil Lombardia - quando Amazon sta continuando ad assumere lavoratori precari in somministrazione, in vista del picco natalizio".

Intanto hanno proclamato lo stato d'agitazione anche i driver delle società esterne che si occupano delle consegne per conto di Amazon. Al centro problemi irrisolti legati a sicurezza e carichi di lavoro. "Con l’algoritmo potete calcolare quello che volete - spiega la Cgil - ma i lavoratori sono persone, non pacchi, e l’azienda deve tenere a mente questo principio".

 

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