Moda, Cavalli oltre i defilè: un’esperienza extralusso

Il plurimiliardario Sawjani rilancia la "maison" con una torre di 70 piani e un investimento di mezzo miliardo di dollari

Il rendering del grattacielo arredato da Cavalli che verrà costruito a Dubai

Il rendering del grattacielo arredato da Cavalli che verrà costruito a Dubai

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Milano, 21 settembre 2021 - Moda, no, non solo. Parlare di sfilate per la griffe Cavalli oggi sarebbe molto riduttivo. Mezzo miliardo di dollari, per la precisione 545 milioni, sono stati messi sul tavolo dal plurimiliardario Hussain Sajwani, per rilanciare il brand sul segmento extralusso, con un business che spazia dal fashion, all’immobiliare, all’home dècor. Cavalli sarà molto più di una griffe, sarà, nelle intenzioni della nuova proprietà araba, uno stile di vita, inconfondibile e superluxury. Per celebrare il ritorno sulla scena mondiale due eventi: il primo, che tocca Milano, è la sfilata targata Fausto Puglisi che verrà presentata domani. "Abbiamo rispettato il dna di Cavalli, vedrete nella sfilata - ha spiegato Sajwani - mentre Ennio Fontana, general manager Cavalli Italia, ha segnalato che per il ritorno sulla passerella milanese hanno scelto Fausto Puglisi, perché "è indiscutibilmente un grande designer". Il secondo evento è il lancio di un grattacielo di 70 piano a Dubai, realizzato dalla Damac, e sarà la Cavalli Tower. "Sono entusiasta di lanciare la Cavalli Tower pochi giorni prima della Milano Fashion Week, per far conoscere a tutti la rinascita di una leggenda del fashion", ha affermato Sajwani, che meno di due anni fa ha comprato, tramite la sua società d’investimento Dico Group, il brand della moda italiana da Clessidra (Pesenti). E ancora: "Era una scatola rotta, ora vogliamo riportarla agli antichi splendori". Se la torre sarà l’ambasciatrice nel mondo del luxury lifestyle experience, la produzione dei capi Cavalli resterà in Italia. Lo ha assicurato il general manager Fontana. "Qui c’è il know how che è nel dna di un marchio che ha fatto la storia di una certa epoca del costume". Negli ultimi mesi è stato spostato il quartier generale a Milano, logisticamente più efficiente e anche la capitale della moda. "Abbiamo chiuso la sede di Firenze. Abbiamo riaperto la boutique milanese e pensiamo di tornare ad aprire a Roma e Napoli. Continuiamo a produrre in Italia con una rete di 42 fornitori" ha spiegato ancora Fontana che ha indicato nel 2023 la data per riportare la società in pareggio. "Vogliamo anche ricollocarci dove il marchio è già presente: Usa, Europa, Russia e Medio Oriente. Dopo esserci rafforzati, l’idea è di espanderci in Asia". Per la prima volta dopo tre anni Cavalli tornerà a sfilare: Sajwani non ha fornito alcun numero preciso sull’investimento fatto specificamente nella maison fiorentina, ma ha rassicurato: "Non abbiamo una cifra, siamo liquidi e in grado di investire qualunque cifra, dipende dal management di Cavalli quanto velocemente procede e identifica opportunità". E c’è da scommettere che questo investimento porterà fortuna: una torre anche a Milano? "Perché no, nulla è escluso", dice Sajwani. Tutto dipende dal buon esito degli affari.