Il Salone del Mobile guarda al futuro: Maria Porro è la nuova presidente

E' la prima donna a guidare la manifestazione: "Credo molto nel lavoro di squadra"

Maria Porro, nuova presidente del Salone del Mobile

Maria Porro, nuova presidente del Salone del Mobile

Milano - Prima donna, in sessant’ anni, alla guida del Salone del Mobile, Maria Porro, 38 anni, tre figli (il più piccolo di un anno), direttore marketing e comunicazione della Porro Spa, storico marchio del design italiano. Laureata in scenografia all’Accademia di Belle Arti di Brera, prima di dedicarsi completamente al design ha lavorato per un decennio nel campo del teatro, dell’arte e dei grandi eventi. Ha una determinazione che non sorprende, prima donna anche ai vertici di Assoarredi, raccoglie il testimone in un momento difficile, dopo le dimissioni di Claudio Luti.

Preoccupata? "Onorata, sono cresciuta con il Salone del Mobile, sin da quando con mio nonno visitavo i padiglioni storici della Fiera. Ho vissuto poi tutto il trasferimento a Rho Fiera e il decollo del Salone a Shanghai. Mi rendo conto dell’impegno, ed è chiaro che in ogni nuova missione c’è sempre qualche timore che diventa però un ingrediente indispensabile per superare i nostri limiti". Come imposterà la sua presidenza e come sogna il Salone del Mobile.Milano del 2022? "Credo molto nel lavoro di squadra e nell’ascolto e cercherò di mettere tutta l’energia possibile per restituire al Salone del Mobile il posto che merita, è un grande motore di cultura e design, un evento che ci invidiano in tutto il mondo. Dobbiamo mantenere inalterati i valori storici ma allo stesso tempo guardare al futuro immaginando una manifestazione che parli la lingua contemporanea. E quindi lavoreremo ad un’edizione del Salone che sia sostenibile, innovativa, creativa e inclusiva, mantenendo altissima la qualità. Già siamo al lavoro per aprile 2022. Quando si torna a fare eventi in presenza la qualità dell’esperienza è la chiave di tutto. Naturalmente siamo pronti per settembre, con il Supersalone". Il rapporto con Milano resterà centrale? "Assolutamente sì. Un rapporto unico che racconteremo anche in una mostra in Triennale, cresciuto in 60 anni di storia. La settimana del design è sempre stata la più bella e faticosa di tutto l’anno, è riusciuta a regalare anche tanta bellezza. A questo dobbiamo ritornare".  

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