Disney-Fox, altro che favole: esuberi e polo unico

Il gruppo concentra le attività a Milano. In bilico 101 dipendenti

’amministratore delegato  della The Walt Disney Company Bob Iger

’amministratore delegato della The Walt Disney Company Bob Iger

Milano, 27 luglio 2019 - Due trattative serrate tra Roma e Milano, binari paralleli che si incrociano nel segno della fusione tra Disney e Fox. Operazione da 72 miliardi di dollari con la creazione di un colosso del cinema, media e intrattenimento in un settore al centro della rivoluzione digitale che per ora ha come conseguenza sull’Italia il taglio di un centinaio di posti di lavoro e il trasferimento a Milano della sede romana del gruppo Fox.

Sul fronte Disney, ieri si è tenuto un incontro nella sede di Assolombarda tra sindacati e azienda, intenzionata a licenziare 62 dipendenti su 206 a Milano. Nessuna marcia indietro sul piano, ma una nota positiva: tre esuberi (uno nell’area marketing e due nel reparto che si occupa della gestione delle licenze, quello più colpito dai tagli) sono stati ritirati, facendo scendere a 59 il numero dei lavoratori in bilico. Un nuovo incontro è stato fissato per il 30 agosto, mentre i lavoratori si riuniranno in assemblea martedì prossimo, prima della pausa estiva. «Disney sostiene che gli esuberi sono dovuti alla necessità di ottimizzare processi produttivi nell’ambito di una riorganizzazione globale e di abbandonare alcuni business non più profittevoli, ad esempio le attività concentrate su un livello più locale», spiega Tommaso Argento, sindacalista della Slc-Cgil. «Noi chiediamo che i lavoratori vengano ricollocati - prosegue - un’azienda di queste dimensioni ha tutte le possibilità per trovare una soluzione».

Una richiesta avanzata anche dal segretario regionale Uilcom Bruno Bifronte, che guarda con attenzione anche al fronte romano, quello con al centro il piano di tagli del personale Fox e il trasferimento della sede a Milano. «Come sempre accade in questi casi - spiega - quando due aziende si fondono vengono tagliati i profili lavorativi “doppi”, si fanno economie di scala e risparmi». Fox è intenzionata a tagliare un quarto della propria forza lavoro in Italia: 42 esuberi su 160 dipendenti. Al centro delle trattative tra azienda e sindacati nella capitale anche il trasferimento della sede Fox a Milano, ultimo capitolo di una fuga da Roma di big dei media come Sky. Trasferimento che potrebbe aprire la strada ad altre uscite come «esodi volontari» e a possibili “travasi” di dipendenti da Disney a Fox. Scenari ancora tutti da definire, con le carte che verranno rimesse sul tavolo dopo le ferie d’agosto.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro