Agricoltura: settore che resiste. Anche grazie all’aiuto dell’export

Le stime dell’annata agraria 2020 parlano di una crescita fra 1 e l’1,2%. Bene latte, riso e cereali

La produzione di latte cresce del 5,2%

La produzione di latte cresce del 5,2%

Milano, 28 febbraio 2021 - La pandemia affonda l’agricoltura, ma non quella lombarda. Se l’intero comparto italiano perde il 6,1% del valore aggiunto rispetto al 2019, nel 2020 a nord del Po si chiude con un sostanziale pareggio. Segno della forza di un settore che cede terreno nel campo dei servizi (-3,8%), in particolare nell’agriturismo (-18,9%), ma riesce a mettere a segno una crescita fra l’1 e l’1,2% sulla produzione complessiva. La fotografia di un anno difficile la scatta il rapporto Unioncamere, che racconta di come a reggere le sorti delle cascine nella prima regione verde d’Italia resta l’esportazione, in particolare quella di carni lavorate e prodotti da forno, che valgono oltre un terzo della crescita dei flussi oltreconfine. E se il lockdown ha ridotto i prodotti diretti nel nostro Paese, non è stato così per i pregiati frutti dei campi e delle stalle lombarde. Più latte, in particolare, con una crescita del 5,2% e più vegetali (+7%), come riso e cereali. "L’intera filiera ha mostrato solidità – dice il presidente di Unioncamere Lombardia, Gian Domenico Auricchio -, specie in un momento in cui la centralità del settore agroalimentare è stata evidente a tutti. Dall’esempio di questa resilienza deve prendere le basi la ripartenza di tutti per uscire dall’emergenza".

Positiva anche la visione del momento anche da parte dell’assessore regionale all’Agricoltura, Fabio Rolfi, per cui "la pandemia ha evidenziato l’eccellenza del comparto agricolo lombardo". Il 2020 per le aziende agricole lombarde si è chiuso dunque nel segno di una cauta speranza, confortata dai dati, anche a fronte delle difficoltà e dei ritardi nel trovare la manodopera in quei settori dove il personale stagionale è fondamentale per la lavorazione e la raccolta, mentre la sospensione di fiere, esposizioni e manifestazioni ha pesato in particolare per le cantine vinicole. A fronte di tante difficoltà, però, i dati confortano e si prevede un 2021 in miglioramento, specie verso la fine dell’anno.  

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