Addio Auchan, 2.000 lavoratori al bivio

Conad compra tutto. Dipendenti in assemblea: no a esuberi

Uno sciopero al supermercato Auchan di Nerviano

Uno sciopero al supermercato Auchan di Nerviano

Milano, 19 maggio 2019  - Il punto di domanda tracciato su un foglio di carta durante l’ultima assemblea esprime lo stato d’animo di circa duemila milanesi. Lavoratori Auchan, tra supermercati sul territorio e quartier generale di Rozzano, al bivio dopo che il consorzio Conad ha rilevato la quasi totalità delle attività in Italia del gruppo francese che di fatto si ritira dal Paese.

Oscillano tra la speranza di un rilancio dopo anni di crisi e timore di esuberi che potrebbero riguardare, in particolare, le 750 persone che lavorano negli uffici di Rozzano. Sono in corso assemblee sindacali, e gli occhi sono puntati agli sviluppi di un affare che vale circa un miliardo di euro e prima prima deve passare il vaglio dell’Antitrust, visto che la fusione tra il secondo e il quinto gruppo nella Gdo in Italia farà nascere un colosso capace di scalzare le Coop dal podio, che varrà il 19% del mercato con fatturato aggregato di 17 miliardi di euro. «Noi chiediamo chiarezza - spiega Elvira Miriello, segretaria della Filcam-Cgil di Milano - e porteremo avanti una serie di iniziative perché siamo preoccupati per il futuro dei dipendenti. Per il 28 maggio era già convocato un incontro al ministero dello Sviluppo economico. Chiediamo che, alla luce degli sviluppi, partecipi anche il consorzio Conad e ci dia delle risposte e garanzie sul mantenimento dei posti di lavoro». Con l’acquisizione entrerà in Conad una parte importante dei circa 1.600 punti vendita di Auchan Retail (anche quelli a marchio Simply) tra cui 46 ipermercati e 230 supermercati, capaci di dare lavoro a 20.000 persone in Italia.

Le ricadute su Milano e hinterland sono importanti. Circa 1.350 persone sono impiegate nei punti vendita (350 nei centri commerciali di Vimodrone e Cesano Boscone e 1.000 negli altri supermercati), altri 750 lavorano nella sede. Conad ha parlato di un obiettivo di «continuità occupazionale», ma il timore è quello di esuberi del personale amministrativo che si troverebbe in surplus. In casa Conad intanto si brinda quindi ad una azienda tornata italiana, dato che iper e super nati dal nocciolo duro dei negozi “CittàMercato” era finito definitivamente sotto le insegne francesi nel 2004. Il passo indietro dei francesi è stato dettato dalle difficoltà di rilanciare le loro attività nel Paese: nel 2018 Auchan Italia è stata svalutata per 440 milioni contribuendo alla perdita di quasi un miliardo di euro del gruppo. La voci su una cessione si rincorrevano da tempo: lo scorso 24 aprile i lavoratori avevano scioperato riunendosi in presidio davanti al supermercato di viale Corsica per chiedere «chiarezza sul futuro». Messaggio che ora, alla luce della cessione, viene rilanciato a Conad. «A quale consorzio Conad apparterrò?», si legge sul cartello esposto da uno dei dipendenti in assemblea. 

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