Cibo e vino i veri motori del turismo

Milano, 6 febbraio 2020 - Un pianeta dove contano gli ingredienti e le materie prime, i tempi di cottura e il giusto equilibrio tra tradizione e innovazione, la sapienza dei cuochi ma anche l’arte di accogliere dei “maitre“ di sala. È il mondo che cambia o forse è cambiato solo il modo di mettersi a tavola e di vedere, in un piatto, la sintesi tra il bisogno di saziarsi, il piacere di sperimentare nuovi sapori e il richiamo alla terra e ai suoi custodi. Una cosa è certa: la ristorazione è diventata il driver più importante del nuovo turismo. E con lei, anche l’enologia, filo conduttore di una riscoperta del vino di qualità ma anche delle vigne e delle cantine in cui viene prodotto. Come dire: è l’enogastronomia il grande motore del travel mondiale.

L’Italia non fa eccezione, anzi, si rivela uno dei Paesi meglio attrezzati di eccellenze e risorse. Se ne parlerà martedì, tra le 10 e le 11.30, alla Sala Green di Fieramilanocity (viale Ludovico Scarampo) nel corso di un workshop organizzato dalla Poligrafici Editoriale sul tema “Il Turismo Enogastronomico: una risorsa per i territori“ e di un dibattito moderato dal direttore de Il Giorno, Sandro Neri. Tra i relatori Roberta Garibaldi, autrice del Rapporti Annuale di Enogastronomia e tra le massime rappresentanti nelle organizzazioni internazionali di turismo; e lo chef Andrea Berton, uno dei più titolati esponenti della cucina di qualità, con stelle Michelin a Milano (Porta Nuova) e a Torno (Como) e una consacrazione ormai collaudata dopo l’ esperienza a fianco di Gualtiero Marchesi. Una tavola rotonda che cercherà anche di fare emergere l’importanza della comunicazione e della narrazione assegnati dai nuovi consumatori, nell’epoca dei social e della condivisione. A parlarne interverranno anche Ugo Cennamo, responsabile della redazione Speciali del QN Giorno-Carlino-La Nazione e Paolo Galliani, giornalista di viaggio e food.