La Regione punta ai furbetti del bollo: ci costano 15 milioni di euro l’anno

Le società risparmiano immatricolando altrove le auto usate qui

L’assessore regionale al Bilancio, Massimo Garavaglia

L’assessore regionale al Bilancio, Massimo Garavaglia

Milano, 18 ottobre 2017 - Non sono veri e propri evasori. Furbi, al massimo. Anzi: furbetti perché di fatto non infrangono alcuna norma. E quella lanciata dalla Regione nei loro confronti non è (e non può essere) una caccia fatta di accertamenti e sanzioni ma, piuttosto, una proposta che in senso letterale non conviene rifiutare. Una proposta che per le casse di Palazzo Lombardia vale almeno «15 milioni di euro all’anno», questa «la stima prudenziale» fornita dall’assessore regionale al Bilancio, Massimo Garavaglia. A tanto ammonta il mancato introito annuo patito dalla Regione in fatto di tassa automobilistica, di bollo auto.

Nella parte dei furbetti sono, stavolta, le società che noleggiano auto, quelle che le offrono in leasing e le aziende che si dotano di proprie flotte. Il fenomeno che le vede protagoniste e al quale la Giunta regionale vuol metter fine è presto detto: i veicoli delle loro flotte sono usati mattina, pomeriggio e sera in Lombardia ma sono stati immatricolati altrove per risparmiare sul bollo. Altrove dove? Nelle «Province Autonome, scelte per le migliori condizioni fiscali», si legge nei documenti alla base dell’ultima delibera della Giunta regionale, quella approvata proprio ieri, quella con la quale si proverà ad assicurare alle casse lombarde quei 15 milioni di euro annui stimati da Garavaglia. Il “rientro di capitali” andrebbe a giovamento anche delle Province lombarde, alle quali spetta l’imposta di trascrizione. Per centrare l’obiettivo la Giunta ha quindi deciso, ieri, di garantire uno sconto del 10% sulla tassa automobilistica non solo alle società di locazione finanziaria e a quelle di noleggio senza conducente, ma anche alle flotte aziendali con meno di 50 auto e, infine, a chiunque acquisti un veicolo nuovo attraverso il finanziamento di una banca o di un intermediario finanziario vigilato dalla Banca d’Italia. In quest’ultimo caso lo sconto del 10% viene garantito se è la banca o la finanziaria ad intestarsi il bollo o, detto altrimenti, a provvedere a scalare dal conto corrente dell’acquirente l’importo del bollo insieme a quello della rata per l’auto. Per le società di noleggio auto senza conducente lo sconto cresce con gli anni fino al 30% nel terzo anno per il triennio 2017-2019 inclusi. «Una scontistica competitiva – assicura Garavaglia – che azzera la differenza con l’importo della stessa tassa nelle Province autonome e in altre Regioni, così viene meno la ragione di immitracolare le flotte altrove».

 

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