Caro-energia, è protesta: bollette esposte in vetrina

Costi triplicati, esercenti esasperati, scatta l’iniziativa di Confcommercio: "Se non ci ha fatto chiudere il Covid, saranno i rincari a darci la botta finale"

Caterina Costa proprietaria del Caffè del centro con il figlio e Francesco Morelli

Caterina Costa proprietaria del Caffè del centro con il figlio e Francesco Morelli

Corsico (Milano) - «Se non ci ha fatto chiudere l’emergenza Covid, sarà quella dei rincari a farci abbassare le serrande". I commercianti del territorio sono stanchi, esasperati. Chi è riuscito a stringere la cinghia e a superare il picco della pandemia, con restrizioni e chiusure, ora sente che le forze iniziano a mancare. Il sentimento è diffuso e lo raccoglie il segretario dell’associazione territoriale del corsichese di Unione Confcommercio (Milano, Lodi, Monza e Brianza), Francesco Morelli: "La situazione ormai è insostenibile per tantissime aziende a causa del rincaro bollette - racconta Morelli -. Il grido d’allarme arriva soprattutto da bar e ristoranti. La nostra Confcommercio ha pensato a una grande operazione di trasparenza a livello locale e nazionale per mostrare ai cittadini e ai clienti dei pubblici esercizi in quale situazione drammatica le imprese del settore sono costrette a operare". L’iniziativa è chiamata "Bollette in vetrina": "In questi giorni - spiega il segretario -, i gestori dei pubblici esercizi associati a Confcommercio stanno ricevendo una cornice da appendere nei propri locali, per mettere in mostra le ultime bollette del gas e dell’energia elettrica. L’obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica e far capire alla politica la necessità di agire subito. Il costo delle bollette praticamente è triplicato rispetto a un anno fa".

Rincari che stanno mettendo davanti a un bivio i commercianti: "O gli aumenti dei listini, finora minimi, o la sospensione dell’attività - ancora Morelli -. Le misure fin qui adottate dal Governo non sono sufficienti a riportare il costo entro livelli di sostenibilità. La nostra Confcommercio ha chiesto il potenziamento dei crediti di imposta e lo sgravio dei bilanci delle imprese da pagamenti come quelli legati all’iva, già a partire dal terzo trimestre 2022 nell’ambito della conversione del decreto legge Aiuti bis". La preoccupazione di Confcommercio è che se "la situazione non dovesse cambiare in fretta, rischierebbe di vanificare la ripresa economica di questi ultimi mesi. Tante aziende non potranno stare in piedi a lungo e con loro molte famiglie che lavorano nel settore". Secondo Morelli, il caro energia non penalizza solo i pubblici esercizi: "Nei trasporti, viaggiare con i mezzi a gas metano non è più conveniente, il caro carburanti ha raggiunto il 30-35% dall’inizio della pandemia. E a risentire degli incrementi saranno anche i liberi professionisti, agenzie di viaggio, attività sportive e il settore dell’abbigliamento. È fondamentale intervenire subito".