Amazon punta su Milano, 1.500 dipendenti

Giro di boa a Porta Nuova e investimenti su figure nuove, dal “quarterback” ai manager digitali. E nelle comunicazioni si usa lo “schwa”

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Milano, 1 luglio 2022 -  Il “Quarterback“, termine preso in prestito dal football americano, si occupa di comporre la squadra che opera nell’area robotica dei magazzini. Il “Device customer service“, invece, ha il compito di guidare i clienti nella configurazione dei dispositivi Amazon. “L’Head of Label and Industry Relations“ è il punto di contatto tra Amazon Music e industria discografica, artisti, manager e promoter. Sono alcune delle nuove figure professionali fra le 400 tipologie di lavoro diverse presenti nella multinazionale statunitense.

Amazon supera il giro di boa dei 1500 dipendenti assunti a tempo indeterminato negli uffici direzionali di Milano, inaugurati nel 2017 in via Monte Grappa 3, nel business district di Porta Nuova, e ampliati di recente con l’apertura di tre nuovi piani. Numeri destinati a salire, visto che a livello nazionale il colosso dell’e-commerce fondato da Jeff Bezos, che in Italia conta oltre 14mila dipendenti e 3700 solo in Lombardia, ha annunciato la creazione di altri tremila posti di lavoro entro la fine del 2022 con l’obiettivo di arrivare a quota 17mila. Magazzinieri, impiegati amministrativi, ingegneri, addetti alla logistica ma anche figure professionali nuove legate al boom del digitale.

"Nell’arco di un anno, grazie alla crescita del business, il mio team è triplicato – spiega il 36enne Giovanni Malacarne, Head of Label and Industry Relations di Amazon Music – e siamo destinati a crescere ancora. La mia è una figura professionale che prima non esisteva, creata da gennaio per rispondere alle necessità organizzative di un settore in costante evoluzione". Malacarne, studi in Bocconi ed esperienze in Asia e negli Stati Uniti, prima di approdare negli uffici milanesi di Amazon lavorava in una multinazionale a Dublino. È tra i fondatori dell’affinity group italiano di Glamazon, il gruppo di interesse interno all’azienda dedicato alla diffusione di una cultura inclusiva. Per le comunicazioni interne si usa lo “schwa“, il carattere dell’alfabetico fonetico internazionale divenuto simbolo del "linguaggio inclusivo". I dipendenti vengono sensibilizzati con iniziative sulle tematiche LGBTQI+ e contro le disciminazioni, fra cui la presenza con un carro al Milano Pride, mentre il team nel corso degli anni ha raggiunto quota 53% donne negli uffici corporate a Milano, Torino e Roma. Un congedo parentale esteso consente a tutte le coppie, sposate, conviventi e di fatto, di usufruire fino a sei settimane di assenza retribuita, per figli naturali e adottivi.

 

 

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