Milano, un anno di Amazon: sede a porte aperte

Tour guidato per scoprire gli spazi dell’edificio

TOUR Visitatori nella sede Amazon a Porta Nuova che ospita circa 600 dipendenti su uno spazio di 17.500 mq

TOUR Visitatori nella sede Amazon a Porta Nuova che ospita circa 600 dipendenti su uno spazio di 17.500 mq

Milano 7 novembre 2018 A un anno dall’inaugurazione, Amazon ha aperto le porte della sua sede direzionale, offrendo ai cittadini la possibilità di effettuare un tour guidato per scoprire gli spazi dell’edificio, frutto del restauro di uno dei centri direzionali più rappresentativi della Milano degli anni Settanta, per decenni sede della Maire Tecnimont.

La sede Amazon di Milano ospita circa 600 dipendenti, è situata nel cuore del distretto di Porta Nuova e si compone di due strutture di 9 e 6 piani per un totale di 17.500 metri quadrati, dove sono ospitate una piazza interna coperta da una grande volta, ampie terrazze panoramiche ai piani superiori di entrambi gli edifici, aree per lo svago e una grande area lounge, situata al piano terra.

L’edificio, progettato con un focus su sostenibilità e risparmio energetico, ha ottenuto la certificazione Leed Platinum, il livello più alto, attribuita dallo US Green Building Council. Sul fronte del lavoro, intanto, entra in vigore l’accordo che prevede nuove tutele e pari condizioni per i driver di società esterne impiegati per le consegne della merce. Accordo che, nei giorni scorsi, è stato al centro di assemblee con i lavoratori. L’intesa è stata firmata dal sindacato Filt-Cgil e dalle associazioni di trasportatori Fedit (che rappresenta aziende come Sda, Gls, Tnt e Bartolini) e AssoEspressi, legata a Confetra. «Ora bisognerà applicare correttamente l’accordo - spiega Emanuele Barosselli, segretario Filt-Cgil Lombardia - soprattutto sul rispetto degli orari e la riduzione dei carichi di lavoro».

L’accordo prevede la piena e integrale applicazione del contratto nazionale della Logistica, l’aumento dell’indennità di trasferta giornaliera (50 euro in più al mese oltre ai 220 già ottenuti) e il riconoscimento di tutti gli aumenti contrattuali previsti: a regime a fine 2019 tutte le paghe base saranno di 1.650 euro lordi al mese. Sul tavolo anche premi di risultato, riduzione dei carichi di lavoro, più attenzione alla sicurezza stradale e alla qualità del servizio.

Tra le novità anche il timbro del cartellino per certificare gli orari di lavoro, di entrata e di uscita, e una «riduzione degli strordinari». Uno stop a orari e ritmi selvaggi, dopo che lo scorso 14 settembre i corrieri impiegati dalla multinazionale avevano organizzato uno sciopero con oltre il 90% di adesioni e presidi davanti ai siti di Milano, Buccinasco e Origgio.

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