Firmato il protocollo scuola-lavoro: modello per l’Italia

Progetto di collaborazione tra Amministrazione comunale e scuole

La firma del protocollo

La firma del protocollo

Milano, 6 settembre 2017 - Saranno mille l’anno prossimo i ragazzi delle superiori che svolgeranno percorsi di alternanza scuola-lavoro attivati dal Comune di Milano, 300 in più di quest’anno. Un progetto di collaborazione tra amministrazione comunale e scuole che il ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli vuole far diventare un prototipo per tutta Italia: «Immaginate quale sarebbe l’impatto se le realtà amministrative grandi e piccole in giro per il Paese offrissero agli studenti del loro territorio progetti di alternanza nella pubblica amministrazione».

Questo il senso del protocollo che il ministro ha firmato ieri con il sindaco Beppe Sala, con l’obiettivo di collaborare per il rafforzamento del progetto esistente e renderlo un modello imitabile. «E’ naturale che la città di Milano sia il luogo elettivo per una simile carta di intenti comuni – ha sottolineato il Sindaco – Con l’aumento del 13% di turisti sul primo trimestre di quest’anno rispetto all’anno scorso e con il fiorire di startup cui la città sta assistendo in questi anni, si aprono importanti spazi di cooperazione tra i giovani nativi digitali e un’amministrazione intenzionata a incoraggiare la loro voglia di fare». Trecento ragazzi l’anno scorso hanno insegnato ai cittadini in coda all’anagrafe come utilizzare i servizi digitali, evitando l’attesa, per un totale di 3.300 nuovi utenti registrati al portale online. Altri hanno scannerizzato e archiviato i preziosi documenti storici e il materiale fotografico della Cittadella degli Archivi. Altri ancora hanno supportato gli uffici comunali nell’accoglienza turistica o nella predisposizione di attività ludiche per l’infanzia.

Servizi utili ai cittadini, ma soprattutto esperienze formative di qualità, che avvicinano i ragazzi al mondo del lavoro e delle istituzioni e che stimolano percorsi di cittadinanza attiva. Oltre ad aumentare il numero di studenti coinvolti, l’intenzione dell’amministrazione è quella di rendere l’offerta più organica e rivolta annualmente a tutte le scuole. Per farlo e per offrire opportunità di alternanza utili alla formazione dei ragazzi è necessario uno sforzo organizzativo non indifferente: «Bisogna creare spazi di inserimento adeguati e formare il personale, che non è abituata ad avere attorno i ragazzi». Il ministro ha anche anticipato la convocazione, a dicembre a Roma, degli Stati generali dell’alternanza scuola-lavoro. Dall’anno scolastico 2018-2019, infatti, questa entrerà nell’Esame di Stato, non solo come requisito di ammissione ma direttamente nel colloquio di maturità. E’ necessario quindi che anche le realtà meno virtuose si adeguino in tempo, per offrire proposte di qualità agli studenti di tutta Italia. Per combattere chi non si adegua, il ministero attiverà sul sito una piattaforma interattiva accesibile anche ai rappresentanti degli studenti, che potranno segnalare esperienze di alternanza scuola-lavoro non all’altezza.

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