Alitalia ed Emirates, tagli al personale: il lavoro se ne va

Posti a rischio negli scali. Traffico in ripresa, ma la fine della crisi è lontana

Protesta dei lavoratori a Milano

Protesta dei lavoratori a Milano

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Le incognite sulla nuova Alitalia, gli esuberi Emirates, compagnie aeree che vacillano e altre che si riorganizzano tagliando il personale. Acque agitate nel trasporto aereo, settore che a Milano si sta lentamente riprendendo, anche se i livelli pre-Covid sono ancora lontani. Il piano di Emirates potrebbe avere pesanti ripercussioni anche a Malpensa: secondo i sindacati, infatti, in aggiunta alla procedura di cessione del ramo d’azienda relativa al settore cargo alla tedesca Cargo Plus con 25 dipendenti si prevede una fuoriuscita dalla compagnia di Dubai sul territorio italiano di 87 dipendenti su 157 totali, più del 50% dell’attuale organico. Oggi i lavoratori sciopereranno per quattro ore e si riuniranno in presidio davanti all’ambasciata degli Emirati Arabi Uniti a Roma. "Emirates è una delle aziende più profittevoli nel panorama del trasporto aereo mondiale – spiega la Fit-Cisl – pur utilizzando incentivi e ammortizzatori sociali, l’azienda decide di ridimensionare l’attività attraverso chiusure e cessione di attività. È quanto mai opinabile che il vettore degli Emirati Arabi Uniti riduca il personale alle soglie dell’inizio dell’Expo, che si terrà a Dubai".

Ma i tagli Emirates non sono un caso isolato, in uno scenario che potrebbe portare alla perdita di migliaia di posti di lavoro nel settore solo in Lombardia. Se per i lavoratori di Air Italy in liquidazione è arrivato il rinnovo della cassa integrazione, si attendono sviluppi su Alitalia e sugli esuberi legati al piano di salvataggio della compagnia in eterna crisi. Intanto gli ultimi dati diffusi da Sea, la società che gestisce gli scali di Malpensa e Linate, dipingono un traffico passeggeri in recupero nei mesi estivi, anche se "siamo molto lontani dai volumi di traffico rispetto a prima della pandemia". Gli scali milanesi hanno chiuso giugno 2021 con un -67% rispetto allo stesso mese del 2019, mentre la contrazione tra giugno 2020 e 2019 si attestava a un -94%. Ripresa che si consolida in questo luglio, i cui primi 20 giorni vedono il sistema degli scali milanesi registrare una flessione del 54% sullo stesso periodo dell’anno scorso, a fronte pero’ del -80% con cui si era chiuso luglio 2020.  

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