Piccolo Teatro Strehler, con lo Schiaccianoci è già (quasi) Natale

Sulle note di Ciaikovsky, i giovani della Scuola di Ballo dell’Accademia della Scala

Lo 'Schiaccianoci'

Lo 'Schiaccianoci'

Milano, 13 dicembre 2019 -  Non poteva mancare a fine anno uno “Schiaccianoci” verace. E tocca ai giovani della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala rallegrare i giorni che mancano alla vigilia di Natale con il balletto dei doni e dei dolci, di scena da oggi al 22 dicembre al Piccolo Teatro Strehler, che da più di un decennio ospita le recite del gruppo junior milanese affidato ora alle cure di Maurizio Vanadia. La musica è quella variegata, felice di Ciaikovsky; la coreografia da Lev Ivanov (1892) è quella fresca, datata 2011, di Frédéric Olivieri, ora direttore della compagnia di balletto della Scala; l’allestimento è quello gioioso firmato da Roberta Guidi di Bagno. Due i cast in alternanza, con oltre cento ballerini; ci sarà tutto ciò che ha reso immortale questo capolavoro, dal valzer dei fiocchi di neve al passo a due della Fata Confetto e del Principe alle danze popolari al valzer dei fiori.

Mentre si celebr a così in bellezza la fine d’anno, già si annuncia per il maggio 2020 una novità creata per la Scuola di Ballo da Heinz Spoerli, coreografo svizzero di ampia fama: “Le creature di Prometeo” su musica di Beethoven, l’unica scritta per la danza, diretta da Theodor Guschlbauer a capo dell’Orchestra dell’Accademia della Scala stessa. È leggendaria la versione, perduta, di questo "coreo-dramma" che Salvatore Viganò (Napoli 1769-Milano 1821) presentò nel 1813 a Milano, con scene di Alessandro Sanquirico. Anche Aurel Milloss, ungherese-italiano, per molti anni fac totum del balletto moderno nei teatri italiani, produsse una sua mise en danse che fu data alla Scala nel 1952 e poi al Giardino di Boboli di Firenze nel 1956 per il Maggio Musicale e ancora nel 1959 in tour nelle località archeologiche siciliane. Ninette de Valois a Londra e Carla Fracci a Genova furono sedotte da questa musica, da godere nella nuova coreografia di Spoerli (Basilea, 1940), già salutato nella stagione 2917-2018 da un bel successo con “Goldberg Variationen” montato per la compagnia di balletto della Scala. 

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