Scala, Scappucci prima italiana sul podio

La direttrice d’orchestra prende il posto di Evelino Pidò per lo spettacolo "I Capuleti e i Montecchi"

Il debutto di Speranza Scappucci alla Scala andrà in scena il 18 gennaio

Il debutto di Speranza Scappucci alla Scala andrà in scena il 18 gennaio

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Milano - Speranza Scappucci sarà la prima donna italiana a salire sul podio del Piermarini per dirigere un’opera. Accadrà il 18 gennaio, alla Prima dello spettacolo "I Capuleti e i Montecchi", prima del debutto scaligero inizialmente in calendario tra il 2 e il 9 maggio per tre concerti della stagione sinfonica della Filarmonica. L’esordio anticipato è dovuto al forfait di Evelino Pidò, che per "motivi legati all’emergenza sanitaria", ha specificato ieri il teatro in un comunicato ufficiale, ha dovuto "sospendere la sua partecipazione alla produzione" del titolo di Vincenzo Bellini. Tocca quindi alla quarantottenne romana, dal 2018 alla guida dell’Opéra Royale de Wallonie di Liegi, che ha già iniziato le prove con l’ensemble di via Filodrammatici. Dal canto suo, la dirigenza ha ringraziato l’artista, "che si è resa disponibile a prendere il posto" di Pidò "all’ultimo momento e che è già al lavoro con l’orchestra".

"Sono molto emozionata e sento fortemente la responsabilità per questo impegno improvviso e inatteso – ha commentato Scappucci sui suoi profili social –. Ringrazio il sovrintendente Meyer e tutto il teatro, in particolare l’orchestra, per come mi hanno accolto e per la voglia di portare in scena la produzione nonostante le difficoltà. Un pensiero speciale al maestro Evelino Pidò, a cui auguro di poter riprendere al più presto l’attività". I Capuleti e i Montecchi, che mancano alla Scala dal 1987, non faranno da scenario solo al debutto della direttrice d’orchestra, ma anche del regista Adrian Noble, ex direttore della Royal Shakespeare Company. Nel cast ci saranno artisti di grande richiamo per il pubblico del Piermarini: da Lisette Oropesa, la mancata Lucia di Lammermoor del 7 dicembre 2020, a Marianne Crebasa, da Jinxu Xiahou a Michele Pertusi e Jongmin Park. Non è la prima volta che una donna sale sul podio scaligero: la prima fu la francese Claire Gibault, che nel 1995 diresse "La station thermale" di Fabio Vacchi, dopo essere stata assistente di Claudio Abbado; sedici anni dopo, nel 2011, toccò alla finlandese Susanna Malkki dirigere l’esordio di "Quartett" di Luca Francesconi. Ora è arrivato il turno di Speranza Scappucci, che in quanto a prime volte non è seconda a nessuno: il 3 novembre 2016, ad esempio, fu la prima italiana a dirigere la "Cenerentola" di Gioacchino Rossini alla Wiener Staatsoper di Vienna.

Due mesi dopo, nel gennaio 2017, coronò pure il sogno di dirigere il "Così fan tutte" di Wolfgang Amadeus Mozart nel teatro della sua città natale, l’Opera di Roma. E nell’ottobre del 2017 tornò nella capitale austriaca per menare le danze nel tradizionale Wiener Opernball, l’appuntamento principale del carnevale viennese. "Quattro giorni fa ero appena rientrata dal New York – aveva detto all’epoca Scappucci –. Mi stavo riprendendo dal jet lag quando ha squillato il telefono e mi è arrivata la proposta: sono onorata che il direttore dell’Opera di Vienna abbia scelto me, e lo ringrazio". Ringraziamenti a Dominique Meyer. Ieri come oggi.  

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