Milano, Sacchi: "Bandi? C'è spazio per tutti per rendere vitali i nostri quartieri"

L’assessore alla Cultura torna sul progetto "Milano è viva": costruita l’architrave delle politiche culturali

Tommaso Sacchi, assessore alla Cultura del Comune di Milano

Tommaso Sacchi, assessore alla Cultura del Comune di Milano

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Assessore alla Cultura Tommaso Sacchi, “Milano è Viva“... anche nelle polemiche di chi è rimasto escluso dal bando comunale finanziato con i fondi nazionali.

"È naturale che qualcuno sia rimasto deluso, ma non parlerei di polemiche, né mi piace alimentarle. Vorrei sottolineare che questo bando è una bellissima opportunità, che prima non avevamo, di distribuire fondi pari a 2,5 milioni di euro del Ministero della Cultura, e che gli obiettivi del bando erano centrati non tanto sui soggetti ma...sui progetti! Ne sono stati presentai 111, 71 i selezionati da una commissione di esperti, 46 infine quelli che il budget ha consentito di finanziare. Andranno ad arricchire con eventi culturali e spettacoli tutti i quartieri della nostra città, in particolare oltre la circonvallazione della 90-91. Scelti, ripeto, dalla commissione con l’obiettivo di rendere più vivi e vitali tutti i quartieri di Milano, rinforzando la loro capacità di produzione culturale. E per il 2023 potremo far affidamento su altri fondi, quindi c’è spazio per tutti, per chiunque abbia i requisiti previsti dal bando e buone idee".

L’esito del bando?

"Cinquecento iniziative diffuse, che coprono circa 80 quartieri, dal Casoretto al Giambellino e che si svolgeranno in due diverse finestre temporali: da qui al 2 ottobre e dal 1° al 31 dicembre prossimi. Prenda ad esempio anche i soggetti “più grandi”, come il Piccolo Teatro o La Scala, entrambi lavorano in cordata con altre realtà del territorio, e questo è senza dubbio un valore aggiunto. Fondazione Scala ha come partner il Centro PIME, l’associazione SONG, Spirit de Milan e B-CAM Cooperativa, mentre il Piccolo Teatro è capofila di un progetto che realizzerà insieme ad Atir e Casa della Carità".

Altri esempi?

"”La città che sale”, il festival di Fondazione Gioventù Musicale d’Italia e Musicamorfosi che, per ‘Milano è viva nei quartieri’ presenterà concerti ed eventi musicali dal 20 luglio al 2 ottobre nel centro e nelle zone decentrate di Milano in collaborazione con MM spa e con un’infinita serie di partner locali e di quartiere. Non vorrei essere io a raccontare, lascio a loro il piacere di svelare i progetti alla stampa".

Prosegue il ricambio nei musei a livello apicale, dal Mudec, con Marina Pugliese, al Museo del ’900, con Gianfranco Maraniello e l’ultimo arrivato, Alessandro Bollo alla Fabbrica del Vapore. Ci saranno ulteriori novità?

"La squadra ora è al completo. Bollo lavorerà in sinergia con la dottoressa Fratelli e abbiamo già iniziato a progettare il futuro della Fabbrica. Quindi la strada è tracciata, dobbiamo potenziare le istituzioni culturali, come ad esempio la Fabbrica del Vapore, che sarà sempre più un incubatore di iniziative; e dall’altra abbiamo tutti i grandi progetti infrastrutturali della città, dalla BEIC, la Biblioteca europea, il raddoppio dell’Arengario, la realizzazione di due musei nazionali, il Museo della Resistenza e il Museo dell’Arte digitale, la Cittadella della Scala al Rubattino. Abbiamo una serie di nuovi cantieri culturali veramente importanti per la città".

La sfida però è nei quartieri...

"Non solo, rafforzare i contenuti culturali in ogni municipio da un lato, dall’altro seguire bene tutti cantieri che porteranno in città altri interessanti soggetti culturali. Architrave complessa che viaggia su più binari".

Tornando ai bandi, ce ne saranno altri quest’anno?

"Sì, nei prossimi giorni pubblicheremo sul sito del Comune gli avvisi per l’erogazione di contributi dedicati agli operatori dello spettacolo per progetti e per attività continuativa, per i quali si potrà presentare domanda fino alla fine di agosto".

 

 

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