ANDREA SPINELLI
Cultura e Spettacoli

Riccardo Fogli: e adesso ritorno al mio Mondo

La nuova versione del suo successo di 44 anni fa. "La mia fama era legata ai Pooh, questo brano mi ha consegnato un’altra vita"

Riccardo Fogli

Riccardo Fogli

Milano, 6 dsicembre 2020 -  Lui è Riccardo Fogli. S’è perso tante volte amando, ma poi è sempre riuscito, però, anche a ritrovarsi. E l’ha fatto grazie a canzoni come quella “Mondo” che ripropone ora, dopo 44 anni. Archiviata la reunion dei Pooh, il Sanremo (il disco) e il tour a due con Roby Facchinetti, Fogli torna in radio con questo suo classico scritto da Carla Vistarini su musica di Luigi Lopez, affidando al relativo video una galleria di momenti e di volti che compaiono e svaniscono (“sono un uomo che ha vissuto, che ha sbagliato, e che ha pagato, credi, sul mio viso un po’ segnato”) come reminiscenze di gioventù.

Riccardo, cosa rappresenta per lei quel pezzo? "Beh, è stato quello della rinascita. La canzone che mi ha dato la speranza. Prima la mia fama era legata al fatto di essere il bassista dei Pooh, “Mondo” mi ha consegnato pure un’altra vita". Da cosa nasce il desiderio di rifarla oggi? "Ho delle canzoni inedite, scritte prima della reunion con Roby, Dodi, Stefano e Red, ma col mio discografico Marco Rossi ci siamo detti che prima di tornare a seminare il terreno avremmo dovuto ararlo un po’ con una canzone che mi identificasse bene". E “Mondo” è quella canzone? "Il tema è universale. Sembra un libro di Fabio Volo. Il testo di un romanzo d’amore sintetizzato in tre minuti. Conosco qualche decina di uomini che dovrebbero dedicarla alla propria moglie due volte al giorno". Questa versione, fra l’altro, è impreziosita nel finale da un solo di chitarra di Dodi Battaglia. "Dodi mi ha fatto questo regalo di compleanno per i miei 73 anni, il 21 ottobre scorso, e non posso che essergliene grato. Un fratello vero". A proposito, cosa ricorda della Milano vissuta con i Pooh? "Passavamo giorni infiniti in via Quintiliano 40 a registrare canzoni. Ne registravamo 20 per trovarne poi 12 da mettere nel disco. Ma prima ci chiudevamo nel famoso hotel di Roncobilaccio divenuto un po’ la culla delle nostre canzoni ad analizzarle una dopo l’altra, passaggio dopo passaggio, in modo da arrivare poi a Milano già pronti per eseguirle nel migliore dei modi. Anni belli, di convivenza continua, i cui i diversi caratteri si tempravano però come un’unica spada". Canzian, che nel ’73 entrò in formazione al posto suo, “ringrazia” ancora Patty Pravo. "A parte il non capirsi del periodo in cui sono stato fidanzato con Nicoletta (Strambelli - nda) - incomprensioni generate dal rischio che la cosa potesse spostare l’attenzione generale su uno solo dei Pooh invece che su tutti e quattro - con gli altri i rapporti sono stati sempre amichevoli, anzi fraterni. Il tam tam di pianti interrotti in cui ci ha stretto la scomparsa di Stefano D’Orazio è stato, infatti, proprio quello dell’addio ad un fratello".  

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro