Portofino, tra Briatore e paninari 2.0

I Paganti lanciano il singolo su un traghetto a Rapallo. Eddy Veerus: e ora pensiamo a un pezzo sui pariolini

Il Pagante nella baia di Rapallo

Il Pagante nella baia di Rapallo

Milano, 5 luglio 2020 - Milano-Rapallo, andata e ritorno. Lancio marittimo ieri pomeriggio per “Portofino”, singolo balneare dei “paninari 2.0” de Il Pagante. Loro - Federica Napoli, Roberta Branchini e Eddy Veerus - a cantare su un piccolo traghetto ormeggiato tra le onde, i fans tutto intorno a bordo di natanti più o meno improvvisati. Un modo indubbiamente sui generis di rispettare il distanziamento sociale imposto dalla normativa. Anzi, la risposta anfibia, se si vuole, ai concerti formato drive-in vagheggiati nei mesi scorsi per battere la pandemia.

Eddy, come è nata “Portofino” ? "La canzone racconta le ambizioni del Pagante milanese che ambisce a diventare il Briatore della situazione. Il campione del ‘vorrei ma non posso’ che vede nel re del Twiga il massimo modello cui ambire con tutto l’immaginario stivo che ne deriva, a cominciare da donne, panorami e motoscafi dalla perla del Tigullio non per niente definita di recente ‘il paradiso premium dei milanesi". Il mito Flavio non conosce appannamenti. "Pure i Club Dogo, una quindicina di anni fa, hanno dedicato al fenomeno la loro ‘Briatori’ che, in altri anni e con un altro linguaggio, diceva più o meno le stesse cose". Potendo avere ieri un ospite in mezzo all’acqua con voi, chi avreste chiamato? "Per un pezzo di questo tipo Gue Pequeno sarebbe stato il partner giusto". Il testo e il video citano il film di Scorsese “The wolf of Wall Street” . "Tenuto conto che una scena del film con Di Caprio è ambientata proprio in queste acque, potremmo intendere la clip come uno spin-off del film". L’ambientazione ostentatamente fine anni Ottanta inizio Novanta si deve a quello? "Essendo appena usciti da mood ‘paninaro’ del disco precedente, volevamo ricominciare un po’ da lì dove avevamo lasciato". Davanti alla telecamera c’è pure Raul Cremona. "Volevamo introdurre in video con un prologo recitato, in cui il padre scopre che il figlio ha dilapidato tutti i suoi soldi, e ho pensato a lui che, oltre ad essere il padre di uno dei due produttori Mark & Kremont, è incidentalmente pure mio zio". Con zio e cugino al fianco tutto rimane in famiglia. Il tema del singolo verrà ulteriormente sviluppato nel prossimo album o rimarrà un episodio? "No, credo che nel disco si parlerà d’altro. Non è un concept album. Sono già a buon punto con la scrittura e spero di farlo uscire entro l’anno. Come sempre racconterà lo sguardo sul mondo attraverso gli occhi del milanese affamato di successo". Che altre fisime dell’ambizioso toccherete nel prossimo album? "C’è un brano parla del Pariolino, variante romana del Pagante milanese". Stesse aspirazioni, ma atteggiamento nei confronti della vita abbastanza diverso. Cosa invidia al Pariolino e cosa no? "Forse la spensieratezza, perché l’approccio con le cose decisamente più rilassato di quello che abbiamo al Nord. Ma come fa un milanese ad immaginare la vita senza un po’ di stress?". Dopo aver infranto la pace del Tigullio cosa farete? "Da metà settimana ripartiamo con i dj set".

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