Leonardo, aperta la mostra a Palazzo Reale: 7 video installazioni guidano il visitatore

”Leonardo – La macchina dell’immaginazione”, la nuova tappa dell’articolato percorso milanese ideato per celebrare i 500 anni dalla morte del genio toscano

Le opere in mostra

Le opere in mostra

Milano, 19 aprile 2019 - Accostatevi al microfono appeso a un filo davanti a voi e pronunciate, anche a bassissima voce purché distintamente, le parole “la essenza di dio”. Ed ecco, il grande schermo su cui è riprodotto un disegno dal Codice Atlantico sembra animarsi: scure sagome misteriose vi appaiono e, incappucciate, lente, in processione, attraversano il “foglio” gigantesco. Mentre una voce grave scandisce adagio: «De’ preti che dican messa. Molti fien quelli, che per esercitare la loro arte si vestiranno ricchissimamente, e questo parrà esser fatto secondo l’uso de’ grembiuli».

Altro schermo. Titolo generale: “le macchine da guerra”, gli “instrumenti” per quella “pazzia bestialissima”. Evocate, a un nuovo microfono, “la furia”. E nel pavimento materico di sabbia immateriale si agiteranno due sagome che si si afferrano, lottano, si aggrovigliano. Intanto la voce, grave: «E le prime figure farai polverose, i capegli e ciglia e altri lochi piani, atti a sostenere la polvere. E dintorno alla mediocre liquidezza della terra farai vedere istampite le pedate degli omini e cavalli di lì passati».

Una mostra splendida ”Leonardo – La macchina dell’immaginazione”, la nuova tappa dell’articolato percorso milanese ideato per celebrare i 500 anni dalla morte del genio toscano. Sui lavori di quel genio si sono scatenati i geni ipertecnologici, ci sia concesso chiamarli così, di Studio Azzurro, la creatura già animata, sino alla morte, da Paolo Rosa. Sette videoinstallazioni, di cui cinque interattive, che coinvolgono lo spettatore in un racconto di immagini e suoni, sempre sorprendenti, sempre tecnicamente perfette, che fondono il tempo di Leonardo e il tempo nostro. Sette macchine scenografiche. Un viaggio nella mente dell’indagatore dell’uomo e del cosmo, promossa da Comune, Palazzo Reale e Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani, che firma anche il catalogo, con l’appoggio di Arthemisia e il puntuale supporto scientifico di Edoardo Villata, storico dell’arte.

Sette installazioni che spaziano dalle osservazioni sulla natura alla radiografia della città al paesaggio, «descrivi i paesi con vento e con acqua» (dal Codice Arundel), dalle macchine di pace «ogni moto attende al suo mantenimento» (dal Codice sul volo degli uccelli) alle macchine da guerra. E, con un quasi doveroso excursus nella pittura, al “tavolo anatomico”.

Capolavoro nel capolavoro l’ultima sezione del tragitto in cui arte e scienza si fondono e confondono, allora e ora. Leonardo fu tra i fondatori, se non il fondatore, della “notomia”. E i maghi di Studio Azzurro hanno inventato un tavolo di otto metri su cui sono posati gessi che riproducono elementi del corpo umano. Sospese, piccole torce. Direzionando la luce su un gesso, quell’elemento si attiva. Scorticato, il corpo dell’uomo. Classico, quello della donna. Elegantemente.

Palazzo Reale, Milano, piazza Duomo 12. Sino al 14 luglio. Catalogo Treccani. Info: 02.8929921. 

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