Leonardo e Fontana, dialogo possibile al Museo del Novecento

Il maestro dello spazialismo reinterpreta il Genio nelle sue opere

La mostra al Museo del Novecento

La mostra al Museo del Novecento

Milano, 15 giugno 2019 - Dialogo a distanza fra il maestro dello spazialismo e «dei tagli», Lucio Fontana, e il Genio di Vinci. Inserita nel palinsesto “Milano Leonardo 500” questa piccola ma preziosa mostra, Lucio Fontana. Omaggio a Leonardo visitabile nel Museo del Novecento ( sino al 12 settembre), curata da Davide Colombo, offre una lettura originale su due artisti apparentemente distanti. E che a Milano, in periodi ovviamente diversi, «hanno trovato la spinta creativa». Semplicità e forza i concetti che li uniscono, come intuito dal poeta e critico d’arte Emilio Villa, il primo a proporre un confronto metodologico fra i due negli anni Quaranta. «Avevano lo stesso approccio empirico e sperimentale, alla realtà, alla natura».

Così, nella bella sala Fontana che accoglie già opere del maestro dello spazialismo, i visitatori potranno ammirare una trentina di lavori su carta e sculture in ceramica, alcune esposte poche volte e altre, come le ceramiche, prestate dalla casa Museo Boschi Di Stefano, realizzate da Fontana tra gli anni Trenta e i primi anni Cinquanta. Dai disegni emergono cavalli, cavalieri e battaglie. Fontana si ispira a Leonardo, lo studia. Sente l’esigenza di confrontarsi con i maestri del passato. Ed è importante per il pubblico di oggi cogliere questa tensione, la capacità degli artisti del Novecento di attualizzare il passato.

Ne è dimostrazione anche l’esposizione “Mostra di Leonardo e delle Invenzioni italiane” inaugurata il 9 maggio 1939 al Palazzo dell’Arte che dà lo spunto a questa odierna; nell’atrio d’ingresso della Triennale la scultura con “Cavallo rampante dorato” di Fontana riprendeva un disegno leonardesco per la “Battaglia di Anghiari”. Il motivo viene rielaborato anche nel bozzetto in gesso del “Cavallo e cavaliere” presentato da Fontana al Concorso per la V Porta del Duomo nel 1952 ed esposto al Museo del 900.

Che sia rampante, o lanciato verso il cielo o che emerga dal mare il cavallo è un tema con cui Fontana si è confrontato a lungo, come tutti gli artisti d’altronde. Riletto in chiave moderna e dinamica. Fra tutti spicca una “Battaglia” del 1939-1940 di grandi dimensioni che è un unicum nel corpus di Fontana; una sorta di battaglia ideale dal segno calligrafico velocissimo che si dispiega orizzontalmente in un’articolazione complessa di episodi e piani. Temi che si ritrovano nella produzione in ceramica soprattutto nel secondo dopoguerra.

L’allestimento della mostra al Museo del ’900 apre e chiude con la riproduzione fotografica di alcune sale dell’esposizione su Leonardo del ’39 a sottolineare «il legame con il Palazzo dell’arte» e anche l’interesse, allora, per la riscoperta del Genio di Leonardo in ambito scientifico e artistico. Mostra voluta dal governo fascista che utilizzò l’immagine di Leonardo in chiave simbolica, come «mito del genio italico».

 

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