Milano, il Sovrintendente della Scala: "L’arte non si tocca, no alla black list dei russi"

Dopo il caso Gergiev-Netrebko, la presa di posizione "Da noi nessuna discriminazione. E su Anna sono state scritte molte falsità"

Il sovrintendente del Teatro alla Scala Dominique Meyer

Il sovrintendente del Teatro alla Scala Dominique Meyer

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Milano - «Sono contrario a una black list sugli artisti russi" racconta Dominique Meyer sovrintendente del Teatro alla Scala commentando alcuni episodi di esclusione di artisti russi, a causa del conflitto con l’Ucraina. "Noi non faremo mai discriminazioni né sui titoli né sugli artisti. Sono stato il primo a chiedere a un artista importante come il Maestro Gergiev (amico personale di Putin, ndr) di distanziarsi dalla guerra, ma c’è differenza tra qualcuno che ha una posizione politica e dei doveri, e artisti che fanno il loro lavoro". E continua: "Non sono un giudice e non voglio decidere cos’è giusto o sbagliato. Noi siamo contro la guerra, contro questi massacri, crediamo al dialogo, al rispetto dei popoli, ma perché voler cancellare artisti solo perché russi? Soffrono, hanno problemi, hanno i loro parenti a casa. La realtà è più complicata, ci sono artisti russi legati a colleghi ucraini".

Queste dichiarazioni del Sovrintendente Meyer arrivano alla fine della conferenza stampa di “Adriana Lecouvreur“ di Cilea. Sul podio il milanese Giampaolo Bisanti al debutto scaligero, regia di David McVicar ripresa da Justin Way, scene di Charles Edwards, costumi Brigitte Reiffenstuel. È una coproduzione con Royal Opera House, Covent Garden; Gran Teatre del Liceu; Wiener Staatsoper; Opéra National de Paris; San Francisco Opera. Nel ruolo del titolo Maria Agresta; Maurizio Conte di Sassonia per tutte le recite e non solo due come previsto è Yusif Eyvazov, marito del soprano Anna Netrebko che annullando la sua presenza ha suscitato un vespaio di commenti.

«Sono stupefatto dalle notizie false circolate", interviene Meyer. "Anna Netrebko era malata – prosegue – domenica è andata a fare un tampone, è risultata negativa ma essendo raffreddata ha pensato di spostare il suo arrivo a Milano. Molti hanno voluto interpretare questo come una voglia di nascondersi dietro a una finta malattia. Invece era pronta a partire ma quando ha letto tutte quelle falsità su di lei si è realmente infuriata, così non viene". Il sovrintendente ricorda che Netrebko aveva già fatto una dichiarazione chiara prendendo le distanze dalla guerra in Ucraina.

"Mettere le persone in situazioni psicologiche di questo tipo – sottolinea – è un danno per il teatro". L’aver postato una foto che la ritraeva con il direttore Gergiev, adesso sparita dai social, secondo Meyer "è stata una provocazione, una escalation di sentimenti". Il Teatro alla Scala comunica che le prossime recite de “La dama di picche“ saranno dirette dal Maestro Timur Zangiev, che ha già diretto parte delle prove ottenendo un forte apprezzamento da parte dell’Orchestra. Il giovane direttore sostituisce Gergiev. Il sovrintendente, d’intesa con il sindaco e presidente della Fondazione Giuseppe Sala, in seguito all’invasione del territorio ucraino da parte dell’esercito russo aveva scritto al Maestro invitandolo a pronunciarsi a favore della risoluzione pacifica. E lui non ha ancora risposto.

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