Teatro Nuovo, canzoni e parole nel ricordo di Mia Martini

Gualazzi, Minghi, Tatangelo, Matia Bazar e Pupo sul palco

Mia Martini

Mia Martini

Milano, 23 settembre 2018 - Mimì per sempre. Il mondo della musica si ritrova stasera al Teatro Nuovo per omaggiare Mia Martini e quei 71 anni che avrebbe festeggiato giovedì scorso. Organizzata dall’Associazione culturale Minuetto e da Leda, la maggiore delle quattro sorelle Bertè, la sesta edizione di Buon Compleanno Mimì vede Elenoire Casalegno - nei panni di padrona di casa - dipanare il filo che lega Raphael Gualazzi, Anna Tatangelo, Pupo, Chiara Galiazzo, Alessio Bernabei, Matia Bazar, Amedeo Minghi, Alexia, Virginio, Leonardo Monteiro e Alice Caioli all’interprete di Bagnara Calabra. «Assieme a Mina, Mia Martini è stata probabilmente la più grande interprete italiana, quella per cui hanno scritto alcuni tra gli autori più grandi ed entrare in contatto con quel suo repertorio è per me allo stesso tempo un grande onore e un grande stimolo», dice Gualazzi.

«A Milano eseguirò “Danza pagana”, un pezzo dell’album del ’90 “La mia razza” caratterizzato da un interessante arrangiamento dai richiami africani». La sua forza? Secondo il pianista-compositore marchigiano era quella di arrivare al cuore delle persone con verità e sincerità. «La natura poliforme del suo linguaggio le dava la possibilità di ruggire come Tina Turner, mostrare la fragilità di una Billie Holiday e l’eleganza stilistica di un’Ella Fitzgerald. Ma ci sono mille paragoni possibili».

Anna Tatangelo canterà “Donna”, il pezzo scritto da Enzo Gragnaniello nell’89 per l’album “Martini Mia”. «Sin da bambina, Mimì è stata per me un’interprete da cui ho cercato di rubare diverse cose», racconta la cantante di Sora. «I miei primi concorsi li ho vinti cantando le sue canzoni e questo l’ha resa un riferimento imprescindibile della mia vita d’artista».

Più personali i ricordi di Pupo: «Per tre-quattro anni ebbe come assistente il mio primo autista... ma ci volle del tempo per conquistarmi un buon rapporto. Donna complessa e interprete straordinaria. Sono convinto che, se fatte bene, certe manifestazioni possano servire alla memoria, che va onorata e veicolata al grande pubblico con ogni mezzo, nel rispetto della nostra musica e della nostra cultura. Al Nuovo canterò “Piccolo uomo”, scritta nel ’72 da Bruno Lauzi assieme a Michelangelo La Bionda sulla musica di Dario Baldan Bembo».

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