"Milano è la mia dipendenza... un rapporto viscerale con la città"

Manfredi e il nuovo singolo dove esplora il suo rapporto con la metropoli che lo ha adottato

Manfredi, al secolo Antonio Guadagno, 22 anni, è originario di Salerno

Manfredi, al secolo Antonio Guadagno, 22 anni, è originario di Salerno

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Milano, 23 febbraio 2021 - "Milano? È una dipendenza". Parola di Manfredi che nel suo nuovo singolo racconta come la città, con la sua frenesia e le sue opportunità, "finisca col cambiarti la vita. Soprattutto se vieni dall’hinterland o da lontano". Da qui la scelta di un titolo come “Milano droga”, legato a storie di vita come molte altre canzoni dell’ingegnere informatico salernitano trapiantato a Parabiago. "Lei veniva da Senigallia, la città della famosa rotonda sul mare, e il pezzo racconta di noi in questa città", spiega Manfredi, al secolo Antonio Guadagno, 22 anni. "A me non piace creare storie perché penso che se con le canzoni vuoi arrivare alle persone non devi inventare, ma trasmettere il tuo vissuto". Lei aveva già inciso “20143 Milano Navigli”, questo quindi cos’è? Un sequel? "A suo modo sì, perché torno a parlare della città. Anche se quel pezzo lo scrissi appena arrivato al Nord, come una specie di opinione a caldo, suggestionato dal romanticismo dei Navigli e da quella coltre di magia che avvolge Milano la prima volta che la vedi. ‘Milano droga’, invece, l’ho composta per metterci dentro il senso delle esperienze maturate quattro anni di permanenza". L’ha vista cambiare dal 2016 ad oggi? "È più lei che ha visto cambiare me. Il titolo provocatorio del pezzo, in realtà, serve a sottolineare un rapporto viscerale. Era quello che usavamo in studio per identificare il pezzo e abbiamo deciso di lasciarlo". Ma questa città è davvero “vida loca e droga nei drink” come canta? "La vita ‘loca’ nasce dal contrasto con la calma piatta della periferia, qui c’è sempre qualcosa da fare, qualche esperienza da vivere". E la droga nei drink? "Quello è un riferimento alla premura di certe mamme che al momento d’uscire ti subissano di raccomandazioni, prima fra tutte quella di fare attenzione a quel puoi ritrovarti nel cocktail. Una cosa che m’ha sempre fatto un po’ ridere". Questo è il terzo singolo, dopo “Hollywood” e “Doveva essere oggi”. Quando arriverà il disco. "Direi che ci siamo. L’album è pronto e avrei intenzione di farlo uscire ad aprile, ma con un grosso punto di domanda legato all’andamento della pandemia. Se quest’estate non si potesse suonare, avrebbe poco senso pubblicarlo senza potergli dare un riscontro live".  

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