Il capolavoro ritrovato di Lucio Fontana

Vittorio Sgarbi presenterà l’opera inedita dell’artista italiano, rimasta per 40 anni nascosta dietro un muro

Un dettaglio dell’opera di Fontana che verrà rivelata

Un dettaglio dell’opera di Fontana che verrà rivelata

Milano - «Questa è molto più di un’opera d’arte. È un capolavoro ritrovato". Così Vittorio Sgarbi definisce la scultura di Lucio Fontana che, dopo quarant’anni trascorsi dietro un muro, torna finalmente a vedere la luce. A presentare l’opera, martedì alle 12 in via Euripide, sarà proprio il noto critico d’arte. Una cerimonia che non servirà solo a rivelare la scultura, ma che segnerà anche la nascita ufficiale di Euripide7, l’associazione ideata da Gabriele Gogna con l’obiettivo di promuovere eventi culturali legati all’arte.

Sgarbi, qual è la particolarità di quest’opera? "Il dialogo tra architettura, pittura e decorazione è una delle situazioni in cui Fontana eccelle di più. Certamente qui c’è l’idea di usare diverse tecniche insieme: l’opera appartiene alla modernità ma riprende anche lo spirito decorativo del barocco. Da questo punto di vista, è qualcosa di eccezionale. Il bello è che ora potrebbe entrare nel Museo del Novecento partendo dal nulla".

Come si inserisce l’opera all’interno del percorso artistico di Fontana? "La scultura è del 1954, perciò siamo ancora lontani dal periodo dell’astrazione e dalla potenza formale dei tagli. Siamo di fronte a un’opera che ha un carattere multiforme, in cui il mosaico e lo stucco rappresentano un tentativo di ripetere la grande decorazione barocca".

Perché i proprietari hanno deciso di tenerla nascosta per tutto questo tempo? "A questo non saprei rispondere. Quello che so per certo è che questa è più di un’opera d’arte, perché ha una capacità di occupare lo spazio con una vita e una forza che ovviamente la struttura in cui si trovava (a Rovereto, ndr ) non ha. Averla tolta da un luogo in cui nessuno la può vedere genera uno straniamento che ci porta a guardare l’opera in modo diverso".

Martedì si festeggerà anche la nascita di Euripide7. "Sarà una giornata di festa. Gabriele Gogna ha sempre ricercato opere di interesse storico, non semplici oggetti di arredamento. Sotto certi aspetti, la presentazione di quest’opera rappresenta la firma di uno studio di arte antica e moderna in cui si vede la volontà di far sentire il peso della storia e della vita dell’opera. È qualcosa di assolutamente insolito".  

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