Lacuna Coil: noi da Milano al mondo

I campioni del gothic metal in diretta streaming su A-Live dall’Alcatraz con il nuovo disco “Black anima”

Lacuna Coil

Lacuna Coil

Milano, 9 settembre 2020 - Che il morbo avrebbe tirato i fili di questo tormentato 2020 come un burattinaio indemoniato, i Lacuna Coil l’hanno capito a febbraio davanti alla pistola-termometro puntata alla testa appena sbarcati a Malpensa. Arrivavano dal Sudamerica e per tornare sul palco avrebbero dovuto attendere sette mesi. “Black Anima: Live From The Apocalypse” è, infatti, il megashow che venerdì sera li riporta ai quattro angoli del pianeta in diretta dall’Alcatraz grazie allo streaming della piattaforma A-Live.

«Al momento in cui s’è scatenata la pandemia avevamo in animo di trasformare “Apocalypse” nel nuovo singolo dell’ultimo album “Black anima”, poi però i piani sono saltati; ripartiamo da lì», spiega il cantante Andrea Ferro che condivide con Cristina Scabbia il boccascena del palco. «Milano, assieme a Bergamo, è stata una delle città più colpite dal Covid e il titolo apocalittico investe un po’, quindi, pure l’incubo con cui ci siamo trovati a convivere».

Perché avete scelto una piattaforma come A-Live? «Perché quella di riconnetterci con i fan di tutto il mondo da casa nostra è una scommessa che volevamo affrontare con una realtà “Made in Italy” capace di portarci su desktop, smart tv e dispositivi mobili. L’unicità dell’evento è data anche dal fatto che suoneremo “Black Anima’ per intero, comprese le “bonus track” dell’edizione deluxe e il pezzo dato in esclusiva ad Apple Music».

Il messaggio del metal a volte è destabilizzante (e pure l’11 settembre non è una data fausta), ma i tempi sono più destabilizzanti di voi. «Effettivamente... Da quando abbiamo inciso il pezzo “119” quello è diventato il nostro numero segreto. Nello scegliere una data come l’11/9 non abbiamo pensato alla ricaduta che avrebbe potuto avere sui fan americani, ma ormai è tardi per tornare indietro».

“Black anima” è uscito l’11 ottobre; tre anni d’attesa e, per cause di forza maggiore, solo cinque mesi di vita. «Un po’ di strada davanti ne ha ancora, ma tutto dipende da quando potremo riprendere l’attività. Abbiamo suonato in Europa, Usa e America Latina, e speriamo di recuperare a primavera i concerti in Russia e Nordamerica bloccati dal Covid. Annullati, invece quelli concerti in Asia e Oceania».

Tra i progetti a cui state per mettere mano c’è pure una grossa celebrazione. «Nel 2022 cadono i vent’anni di “Comalies”, l’album che ci ha cambiato la vita in Europa, e negli Usa e faremo cose speciali. Il sogno? Scrivere la colonna sonora per un film di Quentin Tarantino o di Dario Argento, se tornasse quello di “Suspiria”. Oppure suonare in un posto straordinario, come il Colosseo».

Dati i tempi, però, è straordinario pure l’Alcatraz.

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