Kekko, frontman dei Modà: "Da quando sono papà capisco di più il mio"

In radio col singolo “Oh oh oh”. "Ripartiamo con il Testa o Croce Tour"

I Modà da domani con l’ ep “Buona fortuna” puntando al Forum già sold-out

I Modà da domani con l’ ep “Buona fortuna” puntando al Forum già sold-out

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Milano -  La doppia vita di Kekko & Co. Con la pubblicazione del secondo (ed ultimo) ep, si completa domani il progetto “Buona Fortuna” dei Modà. Album dalla duplice anima che tiene fede all’ottimismo del titolo sbarcando la band di Cassina de’ Pecchi il 2 e il 3 maggio nel ventre incandescente di un Forum a capienza piena. Con riferimento al cammino del disco omonimo, brutalmente fermato dal virus lungo la strada, sul manifesto c’è scritto ancora Testa o Croce Tour, ma l’esperienza rateale di “Buona Fortuna” sembra ora destinata a rimischiare un po’ le carte. "Questo secondo capitolo parla d’amore" anticipa Francesco “Kekko” Silvestre, in radio sempre domani col nuovo singolo “Oh oh oh”. “L’amore per mia moglie Laura, quello tra padre e figlio, quello per i bambini, quello per i ricordi, quello immaginato. Penso, infatti, che non ci sia un momento con più bisogno d’amore di questo".

La canzone d’apertura, “Non ti somiglio”, parla di suo padre. E, quindi, di amore filiale. "Penso che l’amore, o almeno il mio, parta proprio da come me l’ha insegnato mio padre. Un amore che non sono riuscito a capire finché non sono diventato padre anch’io. Nel confronto con mia figlia Gioia, infatti, ho trovato le risposte a tante incomprensioni che avevano segnato fino a quel momento il rapporto coi miei genitori. Alla fine, ho scoperto di somigliargli molto più di quanto non immaginassi".

C’è un po’ di rimpianto in tutto questo? "Sì, rimpianto per quel che mi sono perso. Sono figlio di un impiegato statale e di un’infermiera, così, quando la musica ha cominciato a darmi da mangiare, ho voluto portarli con me alla scoperta del mondo. Non sapendo quanto tempo abbiamo davanti, infatti, dovremmo sentire tutti il bisogno di viverlo meglio che si può. Spendo molto per la famiglia e a volte Laura mi riprende. Un giorno, in vacanza, guardando Gioia giocare spensierata in riva al mare con i quattro nonni, mi sono rivolto a mia moglie e le ho detto: quanto vale tutto questo? Certi momenti non hanno davvero prezzo".

Nel primo capitolo di “Buona fortuna” faceva gli auguri ai nostri sogni provati dalla pandemia, in questo si trova a fare i conti con la guerra. "Non esistendo guerre giuste, l’unica giustizia è quando finiscono. Pensare di dover radunare la famiglia e scappare da casa mia mi fa venire la pelle d’oca, per questo penso che si debba essere tutti molto vicini all’Ucraina. Un cenno al dramma che quel popolo sta vivendo ci sarà pure nel concerto. Perché una canzone non può forse cambiare le cose, ma esprimere un punto di vista sì".

Il cammino (ri)comincia con un Forum sold-out. "Coi miei compagni non vediamo l’ora di riprendere il discorso lì dove l’avevamo interrotto, ma anche di suonare le nuove canzoni al nostro pubblico. Daremo ancora spazio alla storia degli sposi che avevamo approntato per il Testa o Croce Tour, perché fermarsi dopo solo sette concerti è stato un gran peccato e buttare via tutto, oltre che uno spreco, sarebbe uno sbaglio".

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