L’inno dell'Inter firmato Pezzali e Cecchetto: "È un ponte tra il passato e il futuro"

Battuta la concorrenza, ecco il nuovo brano: segno di appartenenza, ora lavoriamo alla versione inglese

La festa a San Siro dei neo campioni d’Italia dell’Inter

La festa a San Siro dei neo campioni d’Italia dell’Inter

Milano -  I nerazzurri dopo nove anni hanno scucito lo scudetto dalla maglia della Juve e “I M Inter (Yes I M)” dopo 18 ha pensionato il vecchio inno “Pazza Inter”, assieme a quella “C’è solo l’Inter” di Graziano Romani ed Elio ascoltata negli ultimi tempi al Meazza. Di potenziali inni ne sono circolati diversi (firmati da Eddy Veerus con Merek & Kremont o Povia), ma quando è arrivato quello di Claudio Cecchetto, Max Pezzali e Mirko Mengozzi, voce “ufficiale” della squadra al Meazza ormai da 16 anni, non c’è stata più storia.

Cecchetto, chi ha avuto l’idea? Cecchetto : "L’iniziativa l’ha presa Mengozzi. Siccome ci conosciamo perché tra le mie tante scoperte c’è pure lui, che ho iniziato a questo lavoro di speaker nel 2000 a Hit Channel. Così, quando mi ha portato questo pezzo, realizzato con Renato Garretto e Dj Pitch, io – come Michelangelo quando già immagina il David dentro al blocco di marmo che ha davanti – ho chiamato Max di lavorarci assieme".

E il refrain in inglese? Pezzali : "Volevamo gettare un ponte tra passato e futuro, il nuovo logo ci è venuto incontro. Inter è l’abbreviazione di Internazionale. E quindi, vuoi per la nuova proprietà, vuoi per i nuovi orizzonti che si aprono ai colori nerazzurri, ci è piaciuto interpretare quell’IM (Inter Milano) in chiave inglese come segno d’appartenenza. Il titolo può essere letto infatti ‘I Am Inter’ ovvero ‘Io sono Inter’. D’altronde questa la strada la società l’aveva già imboccata due anni fa con quel ‘not for eveyone’ usato come claim della sua campagna di comunicazione internazionale".

State preparando una versione inglese del pezzo. Quando arriverà? Pezzali : "Ci sto lavorando proprio ora con la consulenza tecnica di mio figlio, che è quasi di madre lingua inglese. Questo mi rende abbastanza fiducioso di finire tutto in tempi brevi".

Nell’inno c’è pure la voce di Caterina Mastaglio. Cecchetto : "L’ho voluta perché la passione non ha sesso e nel calcio non ci si rivolge ormai ad una ‘tifoseria’ assolutamente trasversale. Così, all’interno del pezzo, Caterina rappresenta il bel canto, mentre Mirko il tifoso".

Chi ha scritto il verso “Non siamo mai scesi all’inferno”? Pezzali : "Io. Volevo trovare un modo ironico e spiritoso per ricordare ai ‘cugini’ che non siamo mai andati in B". Cecchetto : "E poi, dare del diavolo al diavolo non è un problema".

Oltre all’inno, nella gara con la Roma ha debuttato pure la quarta maglia di quest’anno. Che effetto vi ha fatto? Pezzali : "Il fatto che le squadre indossino casacche anche lontane dall’ortodossia è un modo per colorare in maniera diversa il campo. Non i dispiace perché penso sia bello ricordare con immagini diverse situazioni e campionati diversi. Qualcuno contrario, però, ci sarà sempre". Cecchetto : "Come diciamo nel testo: cambiano le maglie dei campioni, ma rimangono i colori".

Inter 1908-2021. Ce l’avete una formazione ideale? Pezzali : "Quale autore di ‘Hanno ucciso l’Uomo Ragno’, in porta non posso non mettere Walter Zenga. Facchetti è inamovibile, così come Zanetti. Aggiungerei Lothar Matthäus, Paul Ince, Marcelo Brozović e in attacco ‘El Principe’ Diego Milito con Romelu Lukaku". Cecchetto : "In panchina metterei Sarti e Adriano. In campo Nicolò Barella, inamovibile, e l’indimenticato Jair".

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