Mussida e la M.U.S.I.C.A: in mostra ottanta opere del famoso chitarrista

Una galleria che resterà aperta fino al 25 novembre

Franco Mussida

Franco Mussida

Milano, 17 novembre 2018 - Non si è limitato a suonarla, la musica, Franco Mussida, tra i fondatori della Premiata Forneria Marconi, lo storico gruppo di progressive rock esploso sulle scene nel 1972 con le sue “Impressioni di settembre” e che, unico al mondo, accompagnò sui palchi l’indimenticabile Fabrizio De André. No, Mussida la musica l’ha interpretata ma soprattutto l’ha studiata. E ancor più la studia in questi ultimi anni. Tanto da renderla protagonista di una nuova mostra cui la stessa Musica dà il titolo: “M.U.S.I.C.A. Materia Umana Sonora Invisibile Creatrice di Armonia”.

Una galleria di ottanta opere d’arte che rimarranno esposte al Cpm Music Institute di via Reguzzoni da lunedì a domenica 25 novembre. Immagini di un corpo sonoro, immagini del potere melodico rappresentato da sculture che offrono “accenni d’inni”, nazionali, istituzionali, come l’inno di Mameli o “God Save The Queen”, ma anche “inni” eletti dal popolo trasversale del Pop e del Rock, da “We Are The Champions” a “And I Love Her”, e non solo: un laboratorio di analisi ha estratto le impronte “disseccate” dell’intercalare di suoni emotivi sulla superficie di acque dense di cloruri e Mussida stesso ha fotografato quelle immagini, simili a minuscole galassie. 

«Se è una mostra artistica o scientifica? Tutt’altro che una domanda banale - spiega Mussida, sempre disponibile a raccontare la sua ‘seconda vita’ che progetta lunga e ricca di impegni -. L’uomo ha a sua disposizione tre vie per la conoscenza: l’arte, la scienza e la religione. Tre vie che s’incrociano, si legano. Di più: anche l’arte è conoscenza scientifica, perché l’arte ci regala ogni giorno ciò che la scienza poi riassume e codifica».

“Tecnicamente” la nuova mostra ideata e tutta realizzata da Franco Mussida indaga e presenta quel “codice aperto, biologico” elaborato in origine da sciamani, matematici, fisici, filosofi, psicologi e “consegnato poi ai musicisti”. Quel “sistema operativo” costituito da Energia Emotiva, e da suono organizzato nel Tempo, cui abbiamo dato il nome di Musica. Si apre, la mostra, con cinque dipinti nati dal Timbro, il corpo invisibile del suono, nel caso della voce nascoste “sacrali esplosioni di energia emotiva”. Dopo la sezione Timbro, a costituire l’intero Codice Musicale, ecco il Ritmo, in 15 immagini fotografiche, la Melodia rappresentata da 5 linee melodiche, l’Intervallo in 13 teche risonanti, l’Armonia, ovvero gli “abbracci nella terra del suono”, 12 sculture preghiera. Teche: accanto alle nuove opere, alle tante “tecniche miste” già apprezzate fra il 2014 e il 2017 nelle tante esposizioni che a San Marino hanno regalato a Mussida il primo premio per l’Arte contemporanea, la mostra curata da Alberto Zanchetta presenta anche le “teche” interattive: speciali meccanismi per conoscere le proprie risposte ai diversi flussi musicali. Come da anni possono fare gli ospiti di dodici istituti carcerari italiani. Musicista senza barriere, Franco Mussida.

Cpm Music Institute, Milano, via Reguzzoni 15. Dal 19 al 25 novembre. Info: 02.6411461.

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