Milano Contemporary Ballet, la danza è una corsa contro il tempo

Appuntamento al Castello Sforzesco .“Chronos” racconta il perenne inseguirsi degli attimi di una vita

Milano Contemporary Ballet

Milano Contemporary Ballet

Milano, 1 agosto 2018 - Il Castello Sforzesco torna ad essere il palcoscenico d’elezione per la danza, nella cornice del Cortile delle Armi: il 3 agosto sarà il Milano Contemporary Ballet a presentare “TrediTre” e “Chronos”, un dittico di danza contemporanea, a firma dei direttori del gruppo, Roberto Altamura e Vittoria Brancadoro. “TrediTre” su Vivaldi, creato da Altamura nel 2016, utilizza il corpo di tre danzatrici come strumento al servizio del movimento e della musica. Obiettivo: una danza potente, musicale, nervosa e dinamica, fatta di respiri, forza, delicatezza e ironia. I colori primari dei costumi disegnati da Eleonora Gavazzi, quando si incontrano, possono fondersi in un tutt’uno. Ed ecco poi “Chronos”, lavoro a quattro mani di Roberto Altamura e Vittoria Brancadoro, per dieci danzatori. Si tratta di una meditazione sul tempo perennemente rincorso. In cinque sezioni, dove si susseguono duetti e interventi corali, si danzano le diverse dinamiche e percezioni del tempo, cercando di trasmettere un forte impatto emotivo, mentre alla musica si alternano i silenzi spesso rotti dal suono del respiro dei danzatori.

La scena variopinta nasce dai cromatismi dei costumi di Beatrice Garofoli e del light design di Manuel Garzetta. #estatesforzesca mostra così il volto di due autori da conoscere. Roberto Altamura, diplomato alla Spid di Milano, con studi cunninghamiani, ha danzato nel gruppo Leggere Strutture, per Mario Piazza, per Caroline Bo a Marsiglia, e in “Dracula Opera Rock” di David Zard, oltre che in produzioni teatrali e operistiche, video e tv, e nelle settimane della Moda e del Mobile. Con Virginia Spallarossa ha diretto il festival Pillole. Vittoria Brancadoro, formata al M.A.S. di Milano e perfezionata, tra l’altro, al Trinity Laban College di Londra e a ImpulsTanz di Vienna, è tra i selezionati nel progetto “Changing Space” di Michele Merola e Enrico Morelli a Reggio Emilia. Partecipa al festival “Ammutinamenti” a Ravenna, danza per Susanna Beltrami e insegna con dedizione danza e metodo Pilates per il benessere di danzatori e non.

Sempre nell’ambito dell’Estate Sforzesca, sabato sera alle 21 sarà la volta dello spettacolo di danza “La vie en rose ... Bolero”, un omaggio agli Chansonnier, che traduce in danza i testi poetici di indimenticabili successi per raccontare storie d’amore, solitudini e incontri. Nella seconda parte della serata, invece, toccherà a Boléro, il brano più celebre di Maurice Ravel, che nella versione del Balletto di Milano assumerà nuovi significati.

 

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