Codice Atlantico: in mostra i preziosi "fogli" del Leonardo francese

Alla Biblioteca Ambrosiana fino al 15 settembre

Alcuni fogli del Codice Atlantico in mostra

Alcuni fogli del Codice Atlantico in mostra

Milano, 22 giugno 2019 - Una mostra che approfondisce il periodo francese, gli ultimi anni di vita di Leonardo, attraverso lo studio e la selezione di 23 fogli del Codice Atlantico, il più famoso dei manoscritti vinciani, riferiti al soggiorno del Maestro alla corte di Francesco I. E la possibilità, che piacerà tantissimo ai più giovani, di esplorare in digitale l’intero Codice attraverso un sito in italiano e in inglese (www.codex-atlanticus.it) sviluppato da Visual Agency e di ricreare la stessa esperienza utilizzando il totem interattivo installato nella sala Federiciana. La Veneranda Biblioteca Ambrosiana ospita, sino al 15 settembre, la mostra Leonardo da Vinci. Studi e disegni del periodo francese dal Codice Atlantico. 1516-1518 circa a cura di Pietro Marani. Iniziativa che rientra nel ciclo di quattro esposizioni dedicate al genio toscano nell’anno dei cinquecento anni dalla sua morte.

Gli studi e i disegni di Leonardo più famosi eseguiti in Francia e contenuti nel Codice Atlantico riguardano infatti «schizzi architettonici, idrici e topografici e che sembrano riferirsi a una fontana per Amboise e a “progetti” molto ambiziosi per una nuova residenza reale da erigersi a Romorantin, oppure ad Amboise». Appunto ipotesi oggetto della mostra e del catalogo che include anche un elenco di tutti gli altri fogli francesi dedicati a studi di geometria accostabili attraverso recenti scoperte sulle carte e le filigrane ad opera di Claudio Calì.

Studi che estesi a tutto il corpus dei fogli del Codice potranno rivelarsi utili per ulteriori abbinamenti e ricostruzioni di fogli sparsi nel Codice. Tornando al periodo francese, Leonardo arriva in Francia invitato dalla madre del re, Luisa di Savoia. E i disegni eseguiti tra il 1516 e il 1518 hanno tutti a che vedere con il progetto di una nuova residenza reale da erigersi a Romorantin. «Qui il vecchio castello abitato dalla madre del re - spiega Pietro Marani - era già stato oggetto di riammodernamento e restauro negli anni precedenti, ma la nuova residenza voluta dal re si sviluppa in senso monumentale e urbanistico, e Leonardo, nei suoi disegni, sembra orientarsi al progetto di due palazzi gemelli, uno per il re, l’altro per la regina Claude di Francia, attorniati da canali e padiglioni. Forse i disegni di Leonardo non ebbero seguito ma l’idea generale riemerge. Il castello di Chambord, edificato a partire dal 1519, sembra trasmettere qualcuna delle idee di Leonardo per Romorantin». Il Codice Atlantico, assemblato dallo scultore Pompeo Leoni, è un condensato di tutte le discipline coltivate dal genio; 120 i temi trattati riconducibili a 5 materie, architettura e arti applicate, fisica e scienze naturali, geometria e algebra, scienze umane, strumenti e macchine. Dal totem si possono scegliere e accostare anche più argomenti. «Poter svelare in modo accessibile e accattivante questi temi significa avvicinare i visitatori e gli utenti di a una comprensione più veritiera di Leonardo e della sua opera troppo spesso ridotta al rango di icona», dice monsignor Francesco Braschi, dottore dalla Biblioteca Ambrosiana.

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