Milano, 17 agosto 2024 – Il rumore incessante del pallone da basket è stato sostituito dal movimento continuo delle pennellate di Francesca Cassani. Milanese, giocatrice di pallacanestro, in arte “Nine in The Paint“, è una graphic designer che con la sua arte riqualifica campi da basket disseminati nel capoluogo lombardo e in tutta Italia. Le sue sono vere e proprie opere d’arte caratterizzate da colori accesi.
Dopo aver frequentato lo Ied (Istituto Europeo del Design) di Milano e aver partecipato a un progetto contro la violenza di genere, è stata contattata da Slums Dunk. Insieme alla Onlus, fondata dagli ex giocatori Bruno Cerella e Tommaso Marino, che aiutano i bambini in Africa, ha restaurato il primo campo di una lunga serie, quello che sorge in viale Stelvio 38, dietro all’ospedale Humatis.
“Mi si è aperto un mondo - ha detto recentemente - ho iniziato a dipingere murales, palloni e altri campetti e pian piano è diventato parte del mio lavoro”. Alle spalle c’è molto di più di quella che è la semplice resa grafica: “È fondamentale calcolare perfettamente le misure al computer per replicare fedelmente il disegno sul campo. Utilizzo software di grafica professionale e cerco di essere molto precisa nella realizzazione. In base al progetto, posso decidere se usare stencil o disegnare a mano”. Recentemente, non solo è aumentata la richiesta ma anche la voglia di fare di Francesca, che solo tra metà aprile e luglio, ne ha ultimati ben sette.
Tra le ultime opere di “restyling“, c’è il playground di Spazio Sammartini 31, riqualificato in collaborazione con il brand di occhiali da sole Oakley. Grazie agli interventi di Cassani, gli spazi vengono valorizzati e messi al servizio della comunità. Il campo alle spalle della Stazione Centrale di Milano, ad esempio, sarà protagonista di varie iniziative culturali e sociali per il resto dell’anno. Prima di andare in vacanza, Cassani si è concessa le ultime fatiche, con la messa a nuovo dei campi di Busto Arsizio, Valmadrera (in provincia di Lecco) e Varese. “Questo genere di lavoro - ha scritto sui social – richiede tanto, ma a sua volta restituisce indietro molto: gioia, orgoglio, fiducia, tanta consapevolezza di essere in grado di portare a termine anche i progetti più duri”.