La Biblioteca Braidense racconta la Milano di Napoleone

In mostra 147 opere. Filippo Del Corno, assessore alla Cultura: "Un modo per acquisire maggiore consapevolezza dell'identità di Milano"

Napoleone

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Milano - Dalla stesura autografa del Cinque maggio di Alessandro Manzoni, ode che scrisse di getto, nell’arco di tre giorni, con una rapidità insolita per il suo temperamento, alla prima edizione delle Ultime Lettere di Jacopo Ortis e quella dei Sepolcri. Sono i documenti, rari, in taluni casi anche rarissimi, esposti nella bella mostra che si apre oggi nelle splendide ed austere sale della Biblioteca Nazionale Braidense. Che non poteva mancare all’appuntamento celebrativo dei 200 anni dalla morte di Napoleone per raccontare quel "laboratorio di idee rivoluzionarie" che è stata Milano al tempo di Napoleone.

"Un modo per acquisire maggiore consapevolezza dell’identità di Milano i cui semi vengono gettati in quel periodo" dice l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno. Un laboratorio cui partecipano, tra i molti, intellettuali come Vincenzo Cuoco, Vincenzo Monti, Ugo Foscolo, Giuseppe Bossi, e in cui si sviluppa una riflessione della quale "l’ode di Manzoni lascia a noi posteri il più memorabile sguardo retrospettivo". "Duecento anni dopo la morte di Napoleone, la Biblioteca guarda come Brera fu forgiata nel calore della rivoluzione e temperata dagli ideali dell’Illuminismo", aggiunge James Bradburne, direttore della Pinacoteca di Brera e della Biblioteca Braidense. La mostra (La Milano di Napoleone: un laboratorio di idee rivoluzionarie. 1796-1821 il titolo) curata da Giorgio Panizza e Giulia Raboni, espone 147 opere di cui 123 fanno parte del patrimonio della biblioteca e 24 in prestito da altre istituzioni. Arricchiscono il percorso i ritratti di tre protagonisti: gli oli su tela di Giuseppe Diotti, Ritratto di Napoleone I imperatore (1810); di Filippo Pistrucci, Ritratto di Ugo Foscolo (1822), che riporta sul verso una redazione autografa del sonetto-autoritratto di Foscolo; e quello con Alessandro Manzoni a 20 anni (1805), già attribuito a Maria Cosway. Gli ingressi sono su prenotazione (bibliotecanzionalebraidense.org). Da metà maggio la mostra sarà disponibile sulla piattaforma BreraPlus.

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