Milano e i Belize, "La nostra fonte di ispirazione? È questa città"

La band dei varesini: X Factor ci ha aperto tante porte

I Belize

I Belize

Milano, 15 giugno 2018 - La connotazione squisitamente urban dei suoni e la raffinata ricerca di un immaginario moderno sono i loro punti di forza. Il mondo dei “Belize” – la band dei varesini Riccardo Montanari (voce e tastiere), Mattia Tavani (chitarra) e Federico Scaglia (batteria) – è un susseguirsi di storie crepuscolari raccontate attraverso eleganti metafore ed inaspettate analogie a un ritmo che spazia dal trip hop al cantautorato, prendendo in prestito qualche tono cupo dall’elettronica. Un universo che il trio ha deciso di racchiudere in “Graffiti”, secondo disco ufficiale in uscita oggi: 12 tracce che si stagliano fra la malinconia della notte e la quotidianità cittadina ma che sottendono alla voglia di osservare il mondo alla ricerca di qualcosa di nuovo.

Riccardo, siete partiti da Varese e avete conquistato Milano. O è Milano che ha conquistato voi?

«Forse è proprio Milano ad averci conquistato. Dopotutto quello di cui parlo nei testi viene sempre dalla città: la nostra maggiore fonte d’ispirazione».

I suoi scorci sono protagonisti del video di “Buenos Aires Pt.2”. È questa la vostra dimensione ideale?

«Esatto. Ho vissuto gli ultimi due anni nella zona di Porta Venerzia ed è lì che ho maturato le maggiori esperienze umane. La canzone vuole essere una sorta di ricordo per il futuro di questo periodo della mia vita».

Cos’ha di tanto speciale questa città?

«Adoro il fatto che ci siano posti in cui è ancora possibile “sparire”».

Belli o brutti che siano, i sentimenti sono al centro di ogni testo. Pensa che le emozioni siano ancora il motore del mondo?

«Ne sono convinto. Vale la pena ricercarle tutte anche perché a volte è proprio in quelle più brutte che si trovano le migliori risposte».

Quanto dell’esperienza a X Factor ha contribuito alla vostra crescita artistica?

«Ci ha aperto tante porte e ci ha avvicinato a un pubblico più vasto che nel tempo è rimasto».

Il 6 luglio suonerete a Treviglio e il 20 a Cassano Magnago. Quanto conta la dimensione live?

«È fondamentale. Solo dal vivo una band è in grado di trasmettere certe emozioni».

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