I "5 Seconds of Summer", successo mondiale: in concerto al Fabrique a Milano

Con il nuovo singolo “Want you back"

5 Seconds of Summer

5 Seconds of Summer

Milano, 29 marzo 2018 - Dall'Australia con furore. Sei anni fa i 5 Seconds of Summer erano solo quattro compagni del Norwest Christian College di Sidney che sognavano di fare musica e postavano le loro cover di Justin Bieber su YouTube, oggi sono “la band più calda del pianeta” (parola della rivista Rolling Stone) e stasera tornano a Milano per presentare al popolo del Fabrique il nuovo singolo “Want you back”. Anche se a mandare sold-out il locale di via Fantoli con settimane d’anticipo è stata innanzitutto l’opportunità di ascoltare in anteprima un ricco assaggio (5 brani) del successore di “Sounds good feels good”, uscito nel 2015 e arrivato ben oltre il milione di copie vendute. Gruppo per ragazzine? No, grazie. «Passiamo tre quarti del nostro tempo a dimostrare che non siamo una boy band per fan sull’orlo una crisi di nervi», assicura il batterista Ashton Irwin.

Difficile, d’altronde, per Luke Hemmings, voce, Michael Clifford, chitarra, Calum Hood, basso, e lo stesso Irwin, sfuggire al pregiudizio. I 5SOS, come li chiamano i fan, sono un prodotto dell’industria del pop globale e la loro associazione con i One Direction, nata in occasione del tour mondiale di quattro anni fa in cui facevano da supporter, indica qual è il target di riferimento. Così come l’individua in un pezzo come “Hey everybody!” la scoperta citazione dei Duran Duran di “Hungry like a wolf”. E stringe un po’ il cuore avvicinare Irwin & Co. ad altri campioni dell’Oz rock quali Ac/Dc, Nick Cave o Silverchair. «Veniamo dal web, è vero, ma stiamo cercando di trasformare i follower di YouTube in fan che vengano a sentirti suonare dal vivo, altrimenti, con i locali vuoti, i clic contano poco». Anche se questo per loro è sempre stato un rischio relativo. Grazie a pezzi come “She looks so perfect” e “Don’t stop”, l’album di debutto dei 5 Seconds of Summer ha venduto 3,2 milioni di copie in tutto il mondo. «Per scrivere il nostro primo disco ci abbiamo messo un paio d’anni, mentre eravamo in tour con gli One Direction ma il secondo l’abbiamo realizzato in poco più di tre mesi perché sapevamo esattamente chi eravamo e cosa volevamo fare». Cambio di strategia nella preparazione del nuovo album, dovuta più alla necessità di crescere che ad un reale calo d’ispirazione. «Abbiamo convissuto con queste nuove canzoni per quasi due anni», spiegano i 5SOS. «Volevamo, infatti, che tutto fosse perfetto».

 

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