Milano, 4 dicembre 2012 - Torna ad esibirsi dal vivo a Milano il cantautore Franco Fasano che, con il patrocinio della Fondazione Mia Martini, lunedì 10 dicembre alle 20.30 al Teatro San Babila, debutterà in un tour inerente al suo ultimo lavoro discografico, 'fff – FORTISSIMISSIMO', un doppio album uscito a 12 anni di distanza dall’ultimo successo. Ripercorrere l’avventura musicale di Fasano in un solo concerto è impresa quasi impossibile, ma sicuramente è un’occasione per esplorare da vicino la storia di un autore e interprete di se stesso che, tramite le proprie composizioni, ha saputo toccare con uno stile unico ed inconfondibile tutte le corde dei nostri sentimenti più reconditi.

Che serata sarà al Teatro San Babila?

"Uno spettacolo dedicato a Milano, città dalla quale sono partite le mie canzoni. Da Alassio, dove ho iniziato a fine anni '70, sono approdato nel capoluogo lombardo e lì ho avuto la possibilità di farmi conoscere. I miei brani sono stati lanciati da grandi artisti italiani e non. Il 10 dicembre, quindi, torneranno dove sono nati".

Porterà sul palco il suo ultimo cd 'fff - FORTISSIMISSIMO'.

"Sì. E' un cd contrassegnato dalla partecipazione di oltre 300 professionisti del settore, tra autori, arrangiatori, musicisti, cantanti, ingegneri del suono e assistenti, con arrangiamenti originali dei miei più inconfondibili cavalli di battaglia che hanno segnato oltre un trentennio di storia della musica leggera italiana. Un’antologia sonora che si presenta come un vero e proprio documento del mio pensiero musicale".

Quando e come è nata l'idea di questo album?

"E' nata lo scorso anno, in occasione del mio 50esimo compleanno. Mi è venuta voglia di organizzare una festa invitando le canzoni che ho scritto,  da quelle più famose a quelle più nascoste, ma non per questo meno importanti per me. Ho parlato di questo mio desiderio a buona parte dei musicisti con cui ho collaborato in questi anni fin dagli esordi e ho chiesto loro di scegliere tra i brani e riarrangiarli in modo non conforme all’originale. E così, spontaneamente, senza nessuna strategia discografica, è nata l’idea di questo doppio album. Ci sono voluti circa due anni di lavoro".

Una sfida?

"Una sfida che si è trasformata in un vero e proprio stimolo per gli amici e colleghi Stefano Barzan, Pippo Caruso, Marco Falagiani, Marco Guarnerio, Danilo Madonia, Siro Merlo, Marco Mojana, Salvatore Mufale, Mario Natale, Luca Orioli, Pinuccio Pirazzoli, Massimo Varini, Mario Zannini Quirini e Fio Zanotti".

Come si inserisce questa produzione nella sua attività musicale?

"Perfettamente. Non è la classica raccolta di canzoni. Sono riuscito a riunire buona parte delle mie canzoni di successo, e non, riappropriandomene anche come interprete. Ma la cosa straordinaria è che buona parte di coloro che ho conosciuto nei miei oltre trent'anni di carriera hanno partecipato attivamente all'album contribuendo ad impreziosirne il valore artistico".

Musicisti che prenderanno parte anche allo spettacolo al San Babila?

"Sul palco ci saranno quasi cinquanta musicisti. Uno di loro è un mio ex compagno di scuola media. Era con me, quando a tredici anni fondai la mia prima band, La bella età. Cercheremo di ripercorrere un’avventura che ha saputo dare una nuova vita alle mie canzoni vestendole di stili diversi: dal sinfonico al pop, dall’etnico al folk, dal quartetto d’archi alla big band".

Che canzoni verranno cantate e suonate?

"Nel corso della serata si alterneranno motivi sanremesi (Regalami un sorriso, Io amo, Ti lascerò, Mi manchi, Vieni a stare qui, Colpevole, Ti voglio senza amore) ma anche importanti canzoni sociali (Da Fratello a fratello); storici brani per lo Zecchino d’Oro (Goccia dopo goccia) e cartoni animati (Piccoli problemi di cuore); gli inediti L’Amore che mi devi, scritto insieme a Bruno Lauzi, Il giorno che la musica finì, in duetto con Gatto Panceri e La Luna, scritto nel 1995 per Mia Martini".

Una canzone inedita quella scritta per Mia Martini.

"Il prematuro decesso di Mimì non ha permesso che questa canzone fosse cantata dalla grande interprete. Ed io, per una sorta di intimo rispetto, l'ho tenuta nel cassetto molti anni. Mi hanno convinto a inciderla e a coordinare un arrangiamento nato in studio di registrazione, ma quasi live, solo perchè c'erano alcuni dei musicisti storici di Mia Martini".

Il concerto si tiene a Milano, ci saranno altre date in altri luoghi?

"Di sicuro, anche se non si tratta di un toru con date predestinate. Desidero portare le mie "Canzoni dietro lo specchio" nei teatri di tutta Italia. Ogni brano ha un suo aneddotto che mi piacerebbe raccontare al pubblico. Purtroppo, però, non si ha mai abbastanza tempo: o canto o parlo".

Qualche altro progetto in cantiere?

"Al momento mi dedico alla promozione di questo doppio album e ai concerti. Non so quanto tempo ci metterò a far conoscere 'Fortissimissimo'. Non essendo tra i cantautori che invitano spesso in tv non è semplice. Eppure, tutti dovrebbero avere questo album: è un  viaggio nella musica, dagli anni '80 a oggi".

di Marion Guglielmetti