Milano, 28 luglio 2012 - La volontà politica è chiara: «Non rinunciare ad Area C. Anzi, bisogna creare le condizioni per ripristinarla al più presto». Su questo il sindaco Giuliano Pisapia e i suoi assessori parlano ad una sola voce. Una posizione unanime emersa ieri durante il vertice di Giunta tenutosi a Palazzo Marino per capire come ovviare alla sospensione della congestion charge imposta con effetto immediato dal Consiglio di Stato, che ha accolto la richiesta di sospensiva avanzata dalla Mediolanum Parking, società titolare dell’autorimessa di largo Corsia dei Servi, in pieno centro. Il punto, per Palazzo Marino, è capire quale sia la strada più sicura e rapida per riattivare già dall’inizio di settembre le telecamere ai varchi di Area C. O, meglio, il punto è, fanno capire da Palazzo Marino, «quale delibera approvare e come».

Già, l’idea di attendere l’udienza di merito sul ricorso della Mediolanum è ormai definitivamente scartata. Il Tar non aprireebbe il dibattimento prima di metà novembre: troppo tempo per la Giunta. «A settembre riaprono le scuole e le attività: bisogna intervenire al più presto» ha ribadito l’assessore alla Mobilità, Pierfrancesco Maran. Sindaco e Giunta hanno quindi scelto l’unica altra strada possibile: approvare a settembre un nuovo provvedimento che possa non tener conto della sospensiva emessa dal Consiglio di Stato e riattivare la congestion charge.


«Quale delibera e come?»: all’interrogativo dovrà rispondere l’avvocatura comunale, che da lunedì, e per tutto agosto, si metterà al lavoro per studiare le carte e le norme, per sondare tutte le vie che possano portare ad un provvedimento blindato, a prova di giudici, a prova di Consiglio di Stato. «Dobbiamo farla in fretta e farla bene» dichiarano da Palazzo Marino a proposito della nuova delibera, al termine del vertice di Giunta. La soluzione più praticabile sembra, ad oggi, quella di riscrivere la delibera rivedendo le regole della sosta su strada all’interno di Area C e, soprattutto, trasformando il carattere della congestion charge: da provvedimento sperimentale a provvedimento definitivo.

 Un passaggio la Giunta aveva in programma alla scadenza dei primi 12 o 18 mesi di vita del pedaggio. Ma ora l’accelerazione è del tutto plausibile. In questo caso la delibera dovrebbe passare dall’approvazione del Consiglio comunale. La maggioranza sarebbe pronta già oggi alla sfida in aula: «Siamo compatti». Ma è scontato l’ostruzionismo di un’opposizione galvanizzata dalla decisione del Consiglio di Stato. Per questo l’avvocatura comunale dovrà vagliare anche una seconda ipotesi: se ci sia la possibilità di una delibera di Giunta, senza il passaggio in aula, che corregga quella sospesa e non corra il rischio di essere affossata in tribunale. Il sindaco, da avvocato qual è, ha invitato tutti alla cautela. La congestion charge sarebbe comunque stata sospesa in agosto, in questo senso non c’è fretta. Il tempo a disposizione - ha detto il sindaco ai suoi assessori - va usato al meglio per elaborare un provvedimento che non tema ricorsi.
 

giambattista.anastasio@ilgiorno.net