Zona rossa in Lombardia, Sala: "Non capisco difesa a oltranza della Regione"

Il sindaco di Milano torna sulla vicenda dei dati errati costati una settimana di lockdown: incomprensibile scelta di dire "non abbiamo sbagliato niente"

Il sindaco Giuseppe Sala

Il sindaco Giuseppe Sala

MIlano, 27 gennaio 2021 - La guerra che si sta consumando sull'errore dei dati che hanno costretto la Lombardia a oltre una settimana di (immeritata) zona rossa procede: ieri l'ennesimo scontro tra Istituto Superiore di Sanità e Regione. Sull'infinta querelle è intervenuto oggi il sindaco Giuseppe Sala: "penso che la protesta del centrosinistra nasca da una difesa a oltranza della regione Lombardia che non ci sta perché non si può non riconoscere che qualcosa non va". Il primo cittadino di Milano, a margine delle celebrazioni della Giornata della Memoria all'ex hotel Regina ha precisato: "Detto ciò sono proteste che potevano essere espresse in altro modo, ma ne abbiamo viste di tutti. Io ricordo in consiglio comunale i leghisti con le banane all'epoca delle palme per cui adesso non è il momento di dare patenti di buoni o cattivi agli uni o agli altri - ha aggiunto -. Non dovrebbe essere così.

In questo momento se si riuscisse a mettere un punto e dire: 'Abbiamo sbagliato, qualcosa avremo sbagliato'. Io non capisco questa difesa a oltranza della Lombardia e questa idea di dire non abbiamo sbagliato niente. E' capitato anche a me di dire che ho sbagliato e credo che i cittadini quando ammetti che hai sbagliato sapendo che sei sotto pressione dalla mattina alla sera lo possono comprendere. Quindi francamente non lo capisco. Ma detto ciò, mettiamoci a lavorare insieme, perché vedendo anche qual è la situazione dei vaccini, credo che tutti noi da cittadini al di là del nostro ruolo abbiamo capito che ce la porteremo ancora avanti a lungo". Era stato lo stesso sindaco di Milano, ad esempio, a fare mea culpa sul caso di "Milano non si ferma", lo slogan lanciato a pochi giorni dalla scoperta del paziente 1.  Rilanciare lo slogan “Milano non si ferma” è stato "uno sbaglio", aveva detto il sindaco a fine marzo, perché "in quel momento nessuno, compreso Salvini, aveva capito la virulenza del coronavirus".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro