Volo di 15 metri dal tetto della Cifa In condizioni disperate un operaio di settantadue anni

L’anziano, residente a Giussano, è dipendente di una ditta esterna e stava facendo manutenzione. Soccorso e intubato, è stato trasportato all’ospedale Niguarda. Sotto sequestro il capannone.

Volo di 15 metri dal tetto della Cifa  In condizioni disperate  un operaio di settantadue anni

Volo di 15 metri dal tetto della Cifa In condizioni disperate un operaio di settantadue anni

di Roberta Rampini

È ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Niguarda di Milano in condizioni definite gravissime l’operaio di 72 anni, italiano, che ieri mattina è precipitato dal tetto di un capannone della ditta Cifa di Senago. È successo pochi minuti dopo le 10 nell’azienda metalmeccanica di via De Gasperi 11 che progetta e realizza macchine per il trasporto e la posa del calcestruzzo. Secondo quanto ricostruito dalla polizia locale di Senago l’uomo, residente a Giussano, dipendente di una ditta esterna, stava svolgendo alcuni lavori di manutenzione sul tetto quando, per cause in via di accertamento, è caduto da un’altezza di 14-15 metri all’interno di una grata aperta e profonda circa un metro. L’impatto è stato atroce. È scattato immediatamente l’allarme, la centrale operativa del 118 ha inviato sul posto un’ambulanza e l’elisoccorso in codice rosso.

Le condizioni dell’operaio sono apparse subito molto gravi, trovato privo di sensi, è stato soccorso, intubato e portato all’ospedale Niguarda di Milano. L’operaio ha riportato un grave trauma cranico, traumi e fratture agli arti inferiori. Sul posto anche i vigili del fuoco del comando provinciale di Milano con tre squadre, la polizia locale e il personale di Ats Milano che ha avviato le indagini per ricostruire la dinamica e verificare il rispetto della normativa per la sicurezza sui luoghi di lavoro. Il capannone dove è avvenuto l’infortunio è stato posto sotto sequestro, l’autorità giudiziaria è al lavoro anche per accertare se l’operaio indossava l’imbragatura e tutti i dispositivi di sicurezza previsti in questi casi. Immediata la reazione dei rappresentanti sindacali dei lavoratori della Cifa, che hanno deciso di convocare un’assemblea per martedì 11 aprile. "Da sempre ci battiamo perché venga garantita la sicurezza nei luoghi di lavoro – dichiarano Mauro Fioraso della Fiom di Milano e Edoardo Barra della Fim Cisl – e questo vale sia per i dipendenti delle imprese che per i lavoratori delle aziende esterne. Su un tema fondamentale come quello della tutela della salute e della sicurezza il nuovo codice degli appalti rappresenta un pericoloso passo indietro, consentendo i subappalti senza alcun limite e al massimo ribasso. Noi continueremo a batterci per garantire a tutti un lavoro sicuro: lo ribadiremo martedì nel corso dell’assemblea con i lavoratori della Cifa, così come il 13 maggio nella manifestazione che si svolgerà a Milano". Sempre alla Cifa nel giugno scorso un operaio di 36 anni del reparto di verniciatura fu travolto da un pezzo di telaio e riportò gravi traumi alle gambe. Il sindacato già allora chiese all’azienda un tavolo di confronto su sicurezza e lavoro.

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