Voli che accumulano più di tre ore di ritardo, cancellazioni improvvise, disagi per i viaggiatori a Linate, Orio al Serio o Malpensa. Assistenza quasi nulla, scarse informazioni, e la partenza per le vacanze che si trasforma in un’odissea. Numerose segnalazioni sono state raccolte in questi giorni dalla associazioni di consumatori, in campo per tutelare i clienti delle compagnie aeree. "La normativa europea è molto chiara in materia e impone obblighi risarcitori – spiega Carmelo Benenti, presidente di Federconsumatori Milano – noi come associazione abbiamo aperto centinaia di reclami, fornendo un’assistenza completa all’utenza. Purtroppo tali disagi arrecano anche un enorme danno sia al turista che agli operatori turistici, in quanto le cancellazioni o i ritardi capitano sempre più spesso nei periodi estivi". L’associazione chiarisce, in un decalogo, i diritti di chi viaggia in aereo. Il risarcimento è dovuto nei casi di volo cancellato o in ritardo: quando il ritardo supera le tre ore "si potrebbe avere diritto ad un risarcimento fino a 600 euro". Previsto il rimborso anche per negato imbarco per overbooking e bagaglio smarrito. "Il passeggero, per poter usufruire di queste tutele, deve possedere un biglietto aereo – spiega l’associazione – avere una prenotazione confermata, presentarsi all’accettazione nei modi e nei tempi indicati per iscritto dalla compagnia aerea".
E rimane ancora da sciogliere il nodo dei voli annullati nel 2020 causa Covid. "Le compagnie aeree hanno finalmente iniziato a rimborsare in denaro ai passeggeri i voucher emessi lo scorso anno – spiega Confconsumatori – tuttavia non si tratta di un percorso in discesa". Fra i casi risolti grazie al pressing sulle compagnie aeree quello di un giovane di Siracusa che a metà marzo 2020 doveva viaggiare da Catania a Torino e rientrare da Milano Malpensa. Per lui il rimborso del biglietto mai utilizzato a causa dell’annullamento del volo è arrivato, ma "esistono ancora sacche di resistenza".
A.G.