Vittorio Schiavone, il ballerino Colibrì che sfida la sclerosi multipla

Classica, tip tap, moderna e acrobatica: ha emozionato il pubblico nei teatri più prestigiosi. "Sogno uno show tutto mio"

Vittorio Schiavone

Vittorio Schiavone

"Mi chiamo Il Colibrì perchè sono piccolo di statura ma dotato di una grande forza interiore, sulle caviglie ho tatuato le ali di Hermes il messaggero degli dei, perchè credo di essere qui per trasmettere e comunicare alle persone che approccio devono usare per cogliere gli episodi negativi della vita e trasformarli in positivi". Lui è Vittorio Schiavone, performer e ballerino classe 1989, specializzato nel Tip Tap, che da quando a 20 anni ospita e accoglie dentro di sè ( come piace definirla a lui ndr) la sclerosi multipla, patologia che al contrario di quanti molti ragazzi potrebbero pensare non l’ha bloccato, ma gli ha dato la forza di comunicare alla gente con ancora più vigore la propria passione, di emozionarsi e di far emozionare "Io la chiamo la mia benedizione e vi prego di capire che non voglio offendere nessuno con queste parole. Dopo mesi di collera e depressione, ora la vedo così".

Quando ero piccolo si divertiva a imitare Michael Jackson, e ci riusciva anche abbastanza bene. Motivo per cui ha incominciato a informarsi e a seguire i corsi di rock ‘n’ roll, di boogie, di danza acrobatica fino al primo incontro con il Tip Tap: "Avevano bisogno di un sostituto per il saggio di fine anno, mi sono messo le scarpe e ho imparato la coreografia in dieci minuti lasciando i presenti a bocca aperta. Avevo trovato la mia strada" racconta Vittorio, che negli anni per formarsi ha frequentato l’Accademia Arcobaleno. Quando i primi sintomi della malattia hanno fatto capolino dentro di lui è baluginata solo per un momento la paura di non potersi più riuscir a muovere come avrebbe voluto: "Tronco e braccio erano quasi paralizzati, non riuscivo a battere le mani, e una mi bruciava. Inizialmente mi sono spaventato, poi grazie anche ad un grande lavoro psicologico sono giunto alla conclusione che l’unica cosa che mi rimaneva era sfruttare quei segnali come punti di forza. Oggi sono stabile ma la malattia ha cambiato la mia mentalità, mi ha fatto capire il valore del tempo".

Negli ultimi anni Il Colibrì ha coronato i suoi sogni esibendosi in alcuni dei più importanti teatri italiani - "ho superato le audizioni senza che la giuria conoscessere la mia malattia" - come il teatro Nazionale a Milano, o il Teatro San Carlo a Napoli per il musical Mary Poppins. Ma anche alla Scala nell’opera in “The Tempest“ di Shakespeare e “Il ratto del Serraglio“ di Mozart. A dimostrazione del suo purissimo talento nel 2018 riceve il premio “Miglior performer ensamble musical“, in qualità di ballerino del corpo di ballo. Quando non è impegnato nei teatri, sopratutto in estate, Schiavone prende il giusto necessario e se ne va sulle coste sarde per provare degli spettacoli dal vivo come un qualunque artista di strada con esibizioni a meta tra spettacoli di danza e stand-up comedy.

"Ho in mente di realizzare uno show tutto mio che voglio portare nei teatri piccoli di tutta Italia in cui raccontare la mia storia: si chiamerà “La fortuna inciampata“, un one man show comico-drammatico dove parlo, mi esibisco con numeri di danza e illusionismo. In questo modo voglio trasmettere la mia visione della vita alle persone, aiutare chi si trova nella mia stessa situazione o sensibilizzare il pubblico su questa tematica".

 

 

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