Milano, studentessa spinta contro auto e violentata: arrestato 29enne

L'uomo ha prima offerto una sigaretta alla vittima, poi ha abusato di lei. E' successo in zona Bocconi

Carabinieri (foto di repertorio)

Carabinieri (foto di repertorio)

Milano, 23 marzo 2022 - La scusa della sigaretta alla fermata del tram. Poi il raid brutale. La ragazza spinta contro il cofano di una macchina e violentata. L'intervento di due passanti e la fuga dello stupratore. Una fuga terminata sabato scorso, quando i carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia Duomo hanno fermato un 29enne marocchino con l'accusa di aver abusato della studentessa ventenne. I fatti risalgono alla notte tra il 5 e il 6 febbraio scorsi. Attorno alle 3, l'uomo l'ha convinta a seguirlo in via Roentgen, vicino alla Bocconi, con la scusa di fumare una sigaretta insieme. Poi ha afferrato la ragazza, l'ha scaraventata contro un'auto parcheggiata lungo il marciapiedi e ha abusato di lei. Due fidanzati trentenni che stavano rientrando a casa si sono accorti di quello che stava succedendo e si sono avvicinati, riuscendo a mettere in fuga il violentatore.

Le indagini dei militari sono partite da un'impronta palmare lasciata dal marocchino sul cofano e dal segnale dello smartphone della ventenne (verosimilmente rubato dall'aggressore), che ha agganciato le celle telefoniche in zona Navigli. Così la sera dopo i carabinieri del capitano Gabriele Lombardo hanno controllato diverse persone nell'area della Darsena, compreso un ragazzo che indossava un giubbotto verde e nero molto simile a quello descritto dai testimoni e a quello ripreso dalle telecamere installate in zona Bocconi.

Sia la vittima che i due fidanzati hanno riconosciuto il volto del presunto aggressore, che però al momento del controllo non aveva più con sé il telefono della vittima; in particolare, l'uomo della coppia, che quella notte se l'è ritrovato davanti per qualche secondo, ha fornito percentuali di somiglianza prossime alla certezza. Il 16 marzo, il pm Rosaria Stagnaro ha emesso un fermo di indiziato di delitto nei confronti del ventinovenne, rintracciato dagli investigatori il 18 in un parchetto di via Savoia, allo Stadera, vicino allo stabile dove si appoggiava insieme ad altri connazionali (in un solaio). Il provvedimento è stato convalidato. Del marocchino si sa che è stato controllato a Milano per la prima volta nell'ottobre 2021 e che ha un precedente recente per ricettazione.

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