Milano sperimenta il dispositivo che collega le donne vittime di violenza ai carabinieri

Milano - Un dispositivo con un sistema di allarme che attiva la centrale operativa dell'Arma dei Carabinieri, permettendo così di intervenire tempestivamente. E' la novità in tema di contrasto alla violenza sulle donne che verrà presentata domani a Milano dal procuratore capo Marcello Viola, l'aggiunto Maria Letizia Mannella, e dal comandante provinciale dell'Arma dei Carabinieri, generale Iacopo Mannucci Benincasa.

L'iniziativa, "Mobile Angel", su cui sono coinvolte Soroptimist e fondazione Vodafone, arriva proprio nella giornata internazionale contro la violenza alle donne. Oltre a permettere alle forze dell'ordine di poter intervenire tempestivamente, si legge nell'invito diffuso dall'Arma, "permette di accrescere la percezione di sicurezza da parte delle donne che in passato hanno subito violenze e maltrattamenti, nella consapevolezza di poter contare su interventi tempestivi".

Il dispositivo verrà dunque consegnato inizialmente a donne già vittime di maltrattamenti in passato. Intanto il governo potrebbe prendere in considerazione l'ipotesi del Il reddito di libertà «consente alle donne di denunciare, di andarsene da casa prima che sia troppo tardi, intraprendere un percorso fatto di paure e difficoltà a cui lo Stato deve dare una riposta di cultura, di formazione, di educazione: finora siamo riusciti solo a inserire nel percorso di studi la Convenzione di Istanbul, occorre introdurre anche l’educazione, lo psicologo scolastico, per far capire che uno schiaffo non va mai confuso con una forma d’amore».

Così Micaela Biancofiore, senatrice di Noi Moderati, nelle dichiarazioni di voto sulla commissione bicamerale di inchiesta sul femminicidio.