Cinisello, l'impegno di Sabrina: "Ho imparato a smascherare i mostri vestiti da principe"

Dopo aver superato la sua terribile esperienza ha deciso di fondare una rete anti-violenza nel Milanese

Sabrina Falcone

Sabrina Falcone

Milano, 20 ottobre 2018 - Sembrava un «principe azzurro», ma ben presto è venuta alla luce la sua vera natura. Ed è iniziata un’escalation di violenze. Sabrina Falcone, 46 anni, ha trovato la forza di troncare la relazione iniziata nel 2015, e ora ha deciso di aiutare le donne a «riconoscere i mostri e le loro tecniche manipolatorie» fin dai primi sintomi. Da Cinisello Balsamo, la sua città, ha gettato le basi di una rete anti-violenza. Sta organizzando un’iniziativa, a Milano, con rappresentazioni teatrali e workshop. «Quando l’ho conosciuto mi ero appena separata ed ero fragile – racconta –. Lui mi corteggiava, mi faceva sentire protetta. Presto, però, ha iniziato a manifestarsi il suo lato violento e una gelosia ossessiva. Mi costringeva a camminare con gli occhi a terra per non incrociare lo sguardo di altri uomini e, al ristorante, dovevo mangiare rivolta verso il muro».

Continui sbalzi di umore, violenze psicologiche che, negli ultimi mesi della relazione, sono sfociate in botte. «Quando mia figlia mi chiedeva conto dei lividi dovevo inventarmi della scuse – prosegue – poi sono riuscita a uscirne grazie a una psicologa del consultorio di Cinisello. Da sola non ce l’avrei fatta. Lui era affetto da gravi disturbi che hanno devastato la mia vita». Pinky, Sabrina e altre due donne (Rosita Solano e Gigliola Bono, madre di una ragazza assassinata dal compagno nel 1989) domani racconteranno la loro esperienza a “Mythos-La donna 2.0” al teatro San Babila di Milano, in un dibattito con la presidente Unavi, Paola Radaelli.

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