“Ville aperte”, si punta al record

Edizione numero 20: in primavera 18mila visitatori ed ora via al tour dedicato alle bellezze dei luoghi

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di Barbara Calderola

Conto alla rovescia per Ville Aperte a Trezzo, edizione speciale per i 20 anni della kermesse, via alle prenotazioni per i gioielli di casa a disposizione di appassionati di arte e storia, natura e cultura. Il 17 e 18 settembre una fetta si spingerà sul fiume alla scoperta dei luoghi simbolo della città: il Castello, la Quadreria Crivelli e Casa Bassi, uno scrigno prezioso dove si esibì anche Johannes Bramhs, dimora di Margherita Bassi, nipote di Alessandro Manzoni, ormai tappa fissa del percorso che mette in fila 180 tesori in 83 Comuni di 5 province. E la regina dell’Adda-Martesana non manca mai. La formula consolidata ha conquistato il pubblico, in primavera i visitatori sono stati 18mila, adesso il tour dedicato alle bellezze del territorio punta a centrare un nuovo record. Il Castello contribuirà senz’altro. La rocca ha stregato chi ne aveva solo sentito parlare con la sua vista mozzafiato dalle Prealpi alla pianura, una posizione strategica intuita già da Federico Barbarossa nel XII secolo, fascino immutato da quasi mille anni. Nonostante le infiltrazioni d’acqua nella parete orientale che hanno costretto il Comune a impacchettare le vestigia, il pubblico non si lascia scoraggiare. Tutti a bocca aperta anche davanti alla collezione Crivelli e al suo pezzo forte, la Madonna con Bambino di Bernardino de’ Conti, allievo di Leonardo, forse la mano più felice della scuola del grande genio rinascimentale. Occhi spalancati pure sul piccolo dipinto a soggetto di San Carlo, sulla coppia di "Sibille", sulle "Tentazioni di Sant’Antonio" e sulle tele di Scuola Francese, "Mosè salvato dalle acque" e "Tobiolo e l’Angelo".

Infine il terzo pezzo forte, unico bene privato che partecipa all’evento, Casa Bassi, la dimora gentilizia del XVI secolo, costruita su antichi edifici trecenteschi con una particolarità che la rende unica: da più di quattro secoli, di generazione in generazione, ha continuato ad appartenere alla stessa famiglia. Due le chicche della villa: la facciata monumentale sulla corte e il giardino sul retro progettato da Alessandro Trotti Bentivoglio, che custodisce le piante originali di fine del’800 e le erbacee perenni di quando è stato creato. Nella sala di musica si esibirono i due famosi violinisti Randolphe Kreutzer e Alessandro Rolla, quest’ultimo poi primo direttore d’orchestra della Scala di Milano. Prenotazione obbligatoria sul sito villeaperte.info

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