Milano, viaggio nel Villaggio olimpico. Koop: "Sarà un modello per i futuri eventi"

Milano - I lavori sono in corso, i tempi di realizzazione sono fissati, il nome dell’architetto che ha pensato al progetto del Villaggio olimpico nello scalo Romana per le Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 è Colin Koop, design partner dello studio SOM, che sta per Skidmore, Owings & Merrill. Come previsto dal Masterplan “Parco Romana”, il Villaggio a Cinque Cerchi sarà posizionato nell’area a sud ovest dello Scalo e garantirà continuità con le funzioni esistenti e l’equilibrio generale del quartiere.

I numeri del progetto di trasformazione dello Scalo Romana forniscono elementi per capire come e quando l’area si trasformerà. Tre gli investitori, proprietari dell’area ex Fs acquistata per 180 milioni di euro: Coima, Covivio e Prada per un’area di 216 mila metri quadrati, la metà della quale resterà a verde. I tempi di realizzazione del Villaggio olimpico sono fissati. Nel luglio 2025 i proprietari consegneranno il Villaggio olimpico (1.400 posti per gli atleti) alla Fondazione Milano-Cortina 2026, che a sua volta lo restituirà loro nel luglio del 2026. Lo studentato previsto dopo i Giochi al posto del Villaggio aprirà nel settembre 2026 e offrirà 1.700 posti letto e 400 appartamenti. Il completamento dei lavori nella parte privata dell’area avverrà nel 2028 e comprenderà spazi commerciali. A quel punto lo Scalo Romana sarà un nuovo quartiere di Milano a tutti gli effetti, caratterizzato da ampi spazi all’aperto dove poter passeggiare, andare in bici, mangiare o riposare. Come nelle zone più innovative delle grandi metropoli.

L’obiettivo è di rendere l’area un nuovo quartiere vivo e vitale, aperto 24 ore su 24 e sette giorni su sette, completamente accessibile anche ai non residenti attraverso sette punti d’ingresso, che durante i giorni dei Giochi – le Olimpiadi si svolgeranno dal 6 al 22 febbraio 2026, le Paralimpiadi dal 6 al 25 marzo 2026 – saranno presidiati per garantire la sicurezza degli atleti, ma che dopo l’evento a Cinque Cerchi saranno senza barriere all’ingresso. L’investimento complessivo per trasformare l’ex scalo ammonta a un miliardo di euro, le persone occupate nel quartiere saranno 5 mila.

L’architetto che ha firmato il progetto, Colin Koop dello studio Som, si pone obiettivi ambiziosi: "Il Villaggio olimpico per Milano-Cortina 2026 deve diventare un modello per tutti i futuri villaggi olimpici. Nello stesso tempo, il progetto punta a consentire un’immediata riconversione dello spazio a Cinque Cerchi per farne parte del nuovo quartiere". Koop aggiunge che una delle caratteristiche più interessanti di nuovi edifici in cui prima saranno ospitati gli atleti olimpici e poi giovani coppie e studenti riguarda "le balconate" previste tra gli immobili. "Balconate che uniscono le scale che portano dal piano terra ai piani alti e viceversa, spazi pieni di verde che prendono come spunto le vecchie case di ringhiera milanesi".

Il progetto di Scalo Romana e del Villaggio olimpico è “green’’. La residenza per gli atleti e, dopo, per gli studenti, sarà sviluppato coniugando le esigenze di utilizzo pre e post competizione, per realizzare un progetto a impatto ambientale zero secondo i requisiti NZEB (Nearly Zero Energy Building) e consentire l’integrazione, nel futuro quartiere, degli spazi fisici e dei servizi progettati per gli atleti, minimizzando i lavori di riconversione e gli impatti ambientali. I materiali usati saranno selezionati per le loro caratteristiche di sostenibilità (riciclabilità, riuso, ecocompatibilità ambientale), tutti gli edifici saranno certificati LEED, le strutture edilizie saranno permanenti e quelle temporanee saranno riutilizzabili. Più del 30% dell’energia sarà prodotta grazie all’istallazione di impianti che sfruttano fonti rinnovabili, raccolte e riutilizzate, tipo impianti solari.