Vigorelli e Palalido, estate di lavori per recuperare i ritardi

Nel velodromo il campo di football è quasi pronto, ma la fine del cantiere è fissata a dicembre 2019. Per il palazzetto il termine è inizio dell'anno nuovo

Un corridore in allenamento sulla pista del Vigorelli prima dei mondiali di ciclismo di Glasgow di agosto

Un corridore in allenamento sulla pista del Vigorelli prima dei mondiali di ciclismo di Glasgow di agosto

Milano, 20 agosto 2018 - Vigorelli e Palalido, lavori in corso. Nel velodromo e nel palazzetto – gli storici impianti sportivi milanesi chiusi ormai da anni – i cantieri non si fermano neanche in estate. No, perché ci sono ritardi da recuperare e il Comune vuole riaprire i due impianti di sua proprietà nel più breve tempo possibile, cronoprogrammi permettendo. La fine dei lavori per il Vigorelli è stata fissata per il dicembre 2019, mentre per il Palalido è stata ricalcolata per l’inizio del 2019.

Vediamo nei dettagli. Ripartiamo dal Vigorelli, la cui riqualificazione è a carico di CityLife, operazione inserita nell’ambito dei 7,5 milioni di euro di oneri urbanizzazioni che la società immobiliare deve versare al Comune per la realizzazione del nuovo quartiere delle Tre Torri. Nel velodromo di via Arona gli operai stanno montando proprio in questi giorni l’erba sintetica del campo di football americano, campo che sarà pronto entro l’estate. Sì, perché la struttura costruita nel 1935 come tempio del ciclismo su pista diventerà (anche) la casa delle due squadre milanesi di football, i Seamen (campioni d’Italia in carica e vicecampioni d’Europa) e i Rhinos, oltre a venir utilizzata dalla Federazione ciclistica italiana (Fci). Sul fronte delle due ruote, qualcosa si è già mosso nelle ultime settimane. La nazionale italiana di ciclismo si è allenata proprio al Vigorelli prima degli Europei di Glasgow che si sono svolti dal 5 al 12 agosto. La storica pista e le copertura dell’impianto sono già stati ristrutturati: la prima fase del restyling è completa. Ma manca ancora la seconda. Il Comune fa sapere che entro dicembre è attesa l’approvazione del progetto esecutivo per la trasformazione degli spazi del sotto tribuna, la sistemazione delle aree esterne e la realizzazione della pista per Bmx e Pump Track. L’inizio dei lavori è fissato per il febbraio del 2019, la chiusura del cantiere per il 31 dicembre 2019. Il cronoprogramma iniziale, presentato in commissione Sport il 12 marzo 2017, prevedeva la conclusione dei lavori entro quest’estate. Ritardi a parte, cosa succederà al Vigorelli da qui alla fine del 2019? Si potrebbero comunque svolgere delle partite di football americano, visto che il campo a settembre sarà pronto? Il campo sarà subito disponibile per gli allenamenti, ma le tribune non sono ancora agibili. Attenzione, però. Perché l’assessorato comunale allo Sport guidato da Roberta Guaineri sta dialogando con i Vigili del fuoco per ottenere almeno autorizzazioni temporanee per le partite. A breve ci potrebbero essere buone notizie per i tifosi di football a stelle e strisce.

Capitolo Palalido. Il cantiere per la realizzazione del nuovo palazzetto da 5.471 posti in piazza Stuparich ha ormai una storia infinita. Lo scorso marzo Kostruttiva (l’azienda veneta a cui erano stati affidati i lavori nel febbraio 2017 dopo il fallimento della Ediltrelle) ha presentato istanza di concordato preventivo in continuità al Tribunale di Venezia, in pratica una dichiarazione di stato pre-fallimentare. Il giudice ha concesso un passaggio del testimone nel cantiere del Palalido e a fine maggio i lavori sono stati presi in carico da Sicrea. Lavori che a quel punto sono ripresi e stanno andando avanti anche ad agosto. La chiusura del cantiere è prevista per l’inizio del 2019. PowerVolley (la squadra di Serie A da anni costretta a giocare fuori Milano) e la società di basket Urania hanno già fatto sapere al Comune di voler giocare nel nuovo Palalido. L’apertura dell’impianto? Non ci sono ancora date ufficiali. Le prime partite potrebbero svolgersi la prossima primavera, appena prima della fine del campionato di volley. In Comune, naturalmente, incrociano le dita.

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